domenica 27 dicembre 2015

"A Proposito dell'Amore 2"

Cari Amici, innanzi tutto Vi auguro una serena domenica insieme ai vostri cari. Nel contempo desidero porre alla vostra attenzione una frase dello scrittore Corrado Alvaro che casualmente ho letto ieri sera.
"La lontananza è il fascino dell'amore. Amarsi vicino è difficile."
La trovo interessante soprattutto considerando l'evoluzione nei rapporti sociali che si è generata attraverso il formidabile mezzo di comunicazione che giornalmente ormai quasi tutti noi utilizziamo.

Ho letto che secondo molti osservatori "il segreto della felicità in una coppia si fonda sulla lontananza" e che questo specifico concetto viene anche definito "living apart togheter". In pratica ci si lancia in una relazione sentimentale mantenendo però una propria autonomia nella gestione degli spazi. Cioè, la coppia che realizza un amore a distanza mantiene inalterata l'indipendenza senza portare a rischio il rapporto di unione. In conclusione, si può essere legati anche se non si è vicini fisicamente.
Al riguardo mi è venuta in mente una nota favola di Schopenhauer: "In una fredda giornata d’inverno un gruppo di porcospini si rifugia in una grotta e per proteggersi dal freddo si stringono vicini. Ben presto però sentono le spine reciproche e il dolore li costringe ad allontanarsi l’uno dall'altro.
Quando poi il bisogno di riscaldarsi li porta di nuovo ad avvicinarsi si pungono di nuovo. Ripetono più volte questi tentativi, sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non trovano quella moderata distanza reciproca che rappresenta la migliore posizione, quella giusta distanza che consente loro di scaldarsi e nello stesso tempo di non farsi del male reciprocamente."
Io penso che il successo nel rapporto di coppia non si basa tanto sulla distanza quanto sulla intensità dei sentimenti; anche se non credo che ci possano essere dubbi sul fatto che la vicinanza realizzi aspetti particolarmente belli, autentici ed assolutamente impagabili. A conclusione di questo ragionamento segnalo che alcune ricerche statunitensi hanno evidenziato come la lontananza sia una sorta di afrodisiaco in grado di aumentare sensibilmente il desiderio.

Non so, ma io penso che un abbraccio fisico tra due persone che si amano generi una sensazione di felicità difficilmente sostituibile da altre forme più remote; e ciò perché entrano in azione tutti i nostri sensi. In ogni caso trovo molto attuale questo concetto di "amore a distanza".
Spero di non avervi seccato troppo con questa mia riflessione.
Grazie per l'attenzione




mercoledì 23 dicembre 2015

"Vi Auguro Tempo"

Cari Amici, oggi è il 23 dicembre 2015 ed ormai ravvicinate sono le tradizionali feste natalizie e di fine anno. Ho pensato ad un modo un po' speciale per salutare tutti coloro che mi seguono ed augurare loro delle serene giornate. Bene; mi è venuto in mente che, al di là di qualsiasi credo o fede, ogni essere umano ha diverse cose in comune tra cui una molto particolare: "il tempo." Ed è così che ho deciso di dedicare a ciascuno di Voi questi meravigliosi versi della poetessa Elli Michler. Quindi, il mio augurio più sincero è che abbiate "tempo per realizzare i vostri sogni."




sabato 19 dicembre 2015

"A Proposito del Consiglio."

Cari Amici di Facebook, ieri sera una persona molto cara mi ha chiesto un consiglio sul comportamento da tenere in merito ad una specifica questione. Dopo aver espresso il mio parere ho avuto questa risposta: "ne sai veramente tante". Ho guardato con tenerezza la persona di fronte a me ed ho risposto prendendo in prestito una bellissima frase di Arturo Graf: "Ascoltate i consigli di chi molto sa, ma specialmente quelli di chi molto vi ama". Io penso che il meglio di noi stessi lo possiamo dare facendo passare i pensieri della nostra mente attraverso l'amorevole filtro presente nel cuore. Felice sabato a tutti.



lunedì 14 dicembre 2015

"A Proposito del Denaro 2"

Cari Amici, ho scritto in diverse occasioni su come una ristretta cerchia di uomini sia riuscita ad avere il controllo dell'economia mondiale. Eppure nel passato personaggi molto autorevoli ed influenti hanno evidenziato un concetto brillantemente espresso da un proverbio russo: "Quando parla il denaro la verità sta zitta." Oltre duemila anni fa Orazio disse: "Tutto obbedisce al denaro". E, purtroppo, le cose non sono cambiate, anzi.
Ma davvero si crede che esista un reale concetto di democrazia nei così detti paesi occidentali? C'è un abisso tra parole retoriche e i fatti concreti. Davvero si pensa che Negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Francia, in Germania, in Italia ed in tutte le altre nazioni liberali chi governa è il popolo o i suoi diretti rappresentanti? Davvero si pensa che, oggi come oggi, con il voto la gente riesce a determinare il corso della propria vita? Beh, io penso che ciò è tutta una grande illusione.
Chi ci governa in concreto sono le grandi conglomerate bancarie attraverso la vera arma di distruzione di massa: "La creazione del denaro". Essa ormai è monopolio di una ristretta cerchia di privati, di banchieri privati, di tecnocrati che certamente mai hanno rappresentato gli interessi della gente comune; e mai lo faranno. La sovranità monetaria è ormai nelle mani di chi persegue obiettivi lontanissimi da quelli relativi all'interesse ed alla felicità della gente; e su questa condizione gravissime responsabilità pesano sulle classi politiche.
Bisognerebbe riflettere sulle parole di due grandi personalità storiche (e se ne potrebbero citare moltissime altre).
 
"Nel nostro tempo è ormai evidente che la ricchezza e un immenso potere sono stati concentrati nelle mani di pochi uomini. Questo potere diventa particolarmente irresistibile se esercitato da coloro che controllano e comandano la moneta, poiché costoro sono anche in grado di gestire il credito e di decidere a chi deve essere assegnato. In questo modo forniscono il sangue vitale all'intero corpo dell'economia. Loro hanno potere sull'intimo del sistema produttivo, così che nessuno può azzardare un respiro contro la loro volontà." (Papa Pio XI)
 
"Quando un governo dipende dai banchieri per il denaro, questi ultimi e non i capi del governo controllano la situazione, dato che la mano che dà è al di sopra della mano che riceve...
Il denaro non ha madrepatria e i finanzieri non hanno patriottismo né decenza; il loro unico obiettivo è il profitto." (Napoleone Bonaparte)
 
 
 

mercoledì 9 dicembre 2015

A Proposito dell'Egoismo.

Cari Amici, oggi casualmente ho letto un articolo inerente la necessità di essere più egoisti al fine di vivere più felicemente. In pratica si affermava il principio che (parole testuali) "ascoltare i desideri e le necessità degli altri prima di noi stessi, significa perdere di vista i nostri bisogni, riducendo al silenzio la voce interiore." Il contenuto dell'articolo si ampliava indicando anche la necessità di poter dire di no, di avere una capacità di ribellarsi giungendo alla conclusione che (parole testuali) "essere egoisti diventa un atto necessario prima di poter scoprire l'autentica generosità, che non è semplicemente disponibilità a donare, bensì altruismo, capacità di ascoltare e dare secondo il cuore."
Bene, io penso che questi concetti siano particolarmente interessanti e chissà, forse anche corrispondenti al vero; ma, con sincerità, nutro dei dubbi sul fatto che per essere realmente generoso devo prima essere un egoista. Non lo so, questo principio proprio non mi convince, forse perchè il mio vissuto ha radici un po' diverse. Ecco, sembra una sorta di contraddizione. E' possibile che sia in errore nel non condividere l'indicazione di cui sopra, ma penso che l'egoismo sia uno dei pilastri che sorregge l'odierna malvagità.
Ricordo sempre due frasi.
La prima dello scrittore francese Sebastien Chamfort: "L'Egoista è uno che brucerebbe la vostra casa per cuocersi due uova".
La seconda del nostro grande Cicerone: "L'egoista è uno che ama se stesso senza rivali."
 
 

martedì 8 dicembre 2015

Anonimo. "Orme sulla Sabbia"

Cari Amici, vista l'importanza cristiana dell'odierna giornata ho pensato di proporvi questa poesia-preghiera di un Anonimo. Spero sia gradita.
 
 

mercoledì 2 dicembre 2015

"Islam e Libertà di Critica"

Sono anni che, dopo l'ennesimo attentato terroristico di matrice islamica, sento interviste e leggo articoli dove musulmani dichiarano o scrivono:
“Voi dovete rispettare il Corano, dovete rispettare Maometto, dovete rispettare la nostra religione, l'Islam non c'entra nulla con gli attentati, è tutta colpa dell'Occidente, è opera di pochi assassini che nulla hanno a che vedere con la religione islamica, la nostra religione insegna solo la pace, gli Occidentali non sono in grado di capire il nostro libro sacro senza l'aiuto di un arabo,...eccetera, eccetera.”
Mi sono stancato di sentire sempre la stessa solfa. Io ho il diritto, come qualsiasi essere umano pensante, di esprimere liberamente la mia opinione - soprattutto se critica - verso una credenza, una cultura, un libro, una religione. Cosa significa: devo rispettare il Corano o Maometto. Che non posso parlare del contenuto del libro o del vissuto storico del fondatore della religione islamica? E perché? Perché sono intellettualmente inferiore? Perché, altrimenti, i musulmani si offendono? Cioè, se dovessi leggere il Corano (cosa che ho fatto) non potrei elaborare una mia autonoma idea sul contenuto del suo insegnamento? Cioè, se dovessi studiare il reale vissuto di Maometto (cosa che ho fatto) non potrei farmi l'autonoma idea della sua concreta natura? Ma stiamo scherzando? Più volte ho scritto come una ristretta élite di potere economico, con la fattiva collaborazione della classe politica, ci ha già privato della sovranità monetaria e della futura felicità dei nostri figli; ora si aggiungerebbe il fatto che gli islamici e loro simpatizzanti nostrani vorrebbero privarci della sovranità sul nostro cervello? Io penso che questo sia l'atteggiamento da considerare “Intollerante”. Direi che il tempo di mettersi proni per accettare qualsiasi prepotenza deve terminare. Considero sacra la vita così come considero sacra la mia libertà di essere critico verso quelle credenze di cui non apprezzo i valori e gli insegnamenti.
Certo che non è giusto offendere una persona, ma l'argomento è ben altro; esiste una differenza abissale tra calunniare e commentare fatti storici. Gli esseri umani devono essere rispettati, non le varie religioni. Queste ultime devono essere soggette ad una verifica di ogni mente libera ed aperta e, qualora ritenute contrarie ai più elementari principi morali superiori, rigettate.
Se un credo religioso fosse basato sul male sarebbe pazzesco rispettarlo per evitare di offendere coloro che seguono quella fede.
Il Corano è un libro che insegna contemporaneamente una doppia dottrina; il Dio degli islamici da un lato predica amore e pace; dall'altro odio, prevaricazione, conquista e morte. Come possono i musulmani che si professano moderati affermare i principi di amore scritti in quel testo senza prendere le distanze dalle sue innumerevoli parti in cui il male è chiaramente indicato ? Esiste una palese contraddizione; di fatto il Corano consente ad ogni islamico di seguire l'insegnamento che più gli conviene a seconda delle circostanze.
Vuole seguire la via del bene? Può farlo richiamando diverse frasi contenute nel libro. Vuole usare violenza? Bene, ci sono un centinaio di versetti che incitano i musulmani ad uccidere gli infedeli; diversi sono anche talmente espliciti da non lasciare dubbi di alcun tipo. Tagliare la testa e le dita, scovare i miscredenti ovunque si trovino al fine di umiliarli ed ucciderli qualora non si convertissero. E se non bastasse c'è anche l'esempio di vita del loro profeta Maometto, meticolosamente descritta negli Hadith. Penso che la storia personale di quest'uomo sia ormai ben nota.
L'Islam una religione tollerante e di pace? Forse in un lontano futuro; ma, nel frattempo, nei tanti paesi dove essa domina le minoranze religiose sono soggette a persecuzioni; dove risulta ospite indossa un vestito in cui dissimulazione, arroganza, intransigenza, vittimismo e violenza si mescolano insidiosamente per imporre un subdolo e graduale dominio sulle altre fedi.
L'Islam, dopo circa mille e cinquecento anni, non ha ancora smesso di fare la guerra né al suo interno e né con le altre fedi. D'altronde, il profeta di quel credo, Maometto, è stato un comandante militare, ha distrutto e saccheggiato città, ucciso e fatto uccidere uomini, incoraggiato a violentare le donne, praticato la schiavitù, fatto sesso con una bambina di nove anni.
Come si può onestamente affermare che l'Islam è una religione di pace? Quale dovrebbe essere il giudizio su un credo che ha al suo interno storia e dottrina basate anche sulla conquista, sulla schiavitù, sulla menzogna, sull'inganno, sulla discriminazione tra uomo e donna, sulla repressione, sulla violenza sessuale e sulla morte?
Ma ciò che probabilmente desta maggior fastidio è l'incapacità dei musulmani di ammettere seriamente, e non con ipocriti ed isolati cartelli durante una breve manifestazione, che il terrorismo di matrice islamica è un cancro sviluppato all'interno della loro religione. Essi ritengono che il Corano e Maometto siano perfetti in termini assoluti e rifiutano aprioristicamente e sdegnosamente confronti critici di qualsiasi natura. Purtroppo si deve constatare che la loro evoluzione culturale e sociale si è fermata al settimo secolo dopo cristo, periodo in cui visse il fondatore di questo nuovo culto.
Ma li invito a meditare su questa semplice considerazione:
<Il cuore di un uomo è nobile non per il suo credo, ma per i valori di pace e amore che persegue durante l'intera sua esistenza.>
 

 

domenica 29 novembre 2015

"A Proposito del Desiderio"

Cari Amici, in questo periodo storico tutto si muove più velocemente; persino i nostri desideri stimolati da una studiata strategia diretta alla emulazione nei consumi. Li rincorriamo, a volte li raggiungiamo, sempre più spesso li sostituiamo con altri, in apparenza, ancora più ambiti. Una corsa che ci porta, io penso, ad allontanarci dall'assaporare le gioie più semplici e genuine della vita. Chissà, forse dovremmo ripensare a riprendere quei passi in apparenza più banali dell'esistenza; sorridere di più, donare una carezza ai propri cari, fermarsi per apprezzare il meraviglioso profumo di un semplice gelsomino, dedicare più tempo a giocare con i figli o nipotini.
Non sono anch'essi desideri?
Oltre duemila anni fa il grande filosofo Lucrezio disse:
"Ci sembra sempre che il più grande bene sia quello che ci manca. Se riuscissimo ad averlo, allora sospireremmo un altro bene con lo stesso ardore."
 
 

mercoledì 25 novembre 2015

"A Proposito dell'Immigrazione in Italia"

Cari Amici,
Ecco il comunicato stampa del nuovo premier italiano “Pia Illusione”
 
"Cari Immigrati, l'Italia è una grande nazione; ha le sue tradizioni, i suoi valori, la sua lingua, la sua moneta...oh, chiedo scusa, un piccolo lapsus; quella purtroppo non l'abbiamo più, ma questo è tutt'altro argomento. Bene, dicevo, l'Italia ha la sua cultura millenaria basata su principi Cristiani e questo è un dato di fatto non contestabile.
Cari Immigrati, quando venite nel nostro paese sappiate che sarete sempre ben accetti e trattati al meglio delle nostre possibilità, rispetteremo la vostra cultura, le vostre usanze ed il vostro credo religioso a condizione che voi accettiate senza se e senza ma le nostre e le relative leggi; il tutto con l'obiettivo di vivere pacificamente ed in armonia.
Ma vi dico anche, senza mezzi termini, che se il nostro Dio vi crea problemi, se i simboli del cristianesimo sparsi nelle scuole vi turbano, se persino le semplici palline colorate dei nostri alberi di Natale danno fastidio, allora vi invito ad insediarvi in una nazione più idonea e adatta alla vostra religione, qualsiasi essa sia. Di certo non sentiremo la vostra mancanza.
E poi, cercate di apprendere bene la lingua italiana, visto che desiderate vivere qui in Italia. Avete scelto questo paese? Bene, qui si parla l'italiano; non l'inglese, non il tedesco, non il francese, non l'arabo. Non ce la fate? Allora invito ancora una volta ad insediarvi in una nazione più idonea per voi, qualsiasi essa sia.
Cari Immigrati, L'Italia è la nostra terra; gli italiani hanno le loro usanze e stili vita conquistati dai nostri padri anche a costo di grandi sacrifici; vi diamo la possibilità di condividerli con noi. Ma se iniziate con piagnistei, con proteste e rigetti di questi nostri stili di vita e delle nostre credenze religiose allora vi dico: “L'Italia ha insegnato al mondo il diritto e anche a voi garantisce uno dei suoi più importanti principi di libertà; quello di partire, uscire dai confini e scegliere altra destinazione a voi più consona.”
Cari Immigrati, non siamo stati noi a chiedervi di venire qui! Voi avete deciso in piena autonomia di insediarvi in Italia! Quindi, rispettate l'Italia e gli Italiani che vi hanno accettati in casa!”
 
 

sabato 21 novembre 2015

"L'Isis è un Cancro del Corpo Islamico"

Poco fa ho letto questa notizia su di una pagina dell' agenzia ANSA in relazione alla manifestazione contro il terrorismo organizzata da comunità islamiche:
"L'Isis è un cancro del corpo islamico. Quello che hanno fatto è un attacco contro la comunità intera".
Sulla stessa pagina si legge che questo scritto era riportato su uno dei cartelli portati alla manifestazione.
Finalmente parole nette verso il terrorismo e, soprattutto, di una chiarezza inequivocabile circa il fatto che queste azioni malvagie nascono all'interno del "corpo islamico".
Sono lieto che delle comunità musulmane in Italia abbiano fatto questo grande passo in avanti. Non più frasi retoriche e di negazione; "L'Isis è un cancro del corpo islamico" e come tale va curato dentro quella cultura con l'aiuto di tutti.
Spero soltanto che un tale cartello non sia stato realizzato per scopi dissimulatori e propagandistici da soggetti esterni e potenzialmente interessati ad una falsa ammissione di responsabilità.
Ciò che conta è che i credenti della religione islamica riescano ad accettare il primo principio fondamentale; rispettare ed assorbire la laicità dello Stato senza se e senza ma, senza distinguo o commistioni con quanto indicato da precetti stabiliti dai loro libri sacri oltre mille cinquecento anni fa. Ognuno può credere in ciò che vuole basta che ciò non vada in contrasto con i più elementari principi dei diritti dell'uomo e della donna. Esempio: se una donna musulmana desiderasse sposare un cristiano lo può liberamente fare senza che questo atto comporti una condanna a morte. Bisognerebbe che si contestualizzassero frasi scritte in epoche storiche completamente diverse, interpretarle ed anche superarle se contrarie alle più semplici forme di rispetto per la vita umana.
Quanto vorrei non sentire o leggere più frasi di questi tipo:
- “Non c’è Islam senza jihad.” (Anas Zahed, giornalista del quotidiano governativo saudita Al-Madina, 2010).
- “Nelle società arabe, le donne sono trattate come delle minorenni o delle incompetenti. L’uomo ha il diritto di picchiare la moglie per disciplinarla. Ha il diritto di prenderla a calci, di bruciarla e a volte anche di ucciderla o di degradare il suo corpo, come misura disciplinare. È come un pezzo di mobilio della casa.” (intervista alla dottoressa egiziana  Radhwa Farghali su Al-Jazeera TV, 2010)
- "La democrazia è soltanto il treno sul quale saliamo fino a quando saremo arrivati all’obiettivo. Le moschee sono le nostre caserme, i minareti le nostre baionette, le cupole i nostri elmetti, i fedeli i nostri soldati !" (L'ex sindaco di Istanbul Recep Tayyp Erdogan, attuale primo ministro della Turchia).
- "La nostra natura umana può dirci che la lapidazione è inaccettabile, ma questa è una punizione decretata da Allah. Se Allah decreta la morte - questo è ciò che deve essere fatto. "(Yousuf Al-Ahmad, professore universitario di giurisprudenza in Arabia Saudita, 2009).
- "Ascoltate bene, siamo qui per restarci ! Siete voi gli stranieri qui. Con Allah dalla mia parte, non temo niente. Lasciatevi dare un consiglio: convertitevi all'islam e trovate la pace". (consigliere comunale di Rotterdam Bouchra Ismaili, 2009)




pagina Ansa:
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/11/20/parigi-domani-musulmani-in-piazza-a-roma-not-in-my-name_f491c2ee-576d-4c2e-8d76-747e5f72dfb8.html

Pablo Neruda. "Qui ti Amo"

"Qui ti Amo" una bellissima poesia di Pablo Neruda.
 
 

giovedì 19 novembre 2015

A Proposito di "Arte"

Lettera aperta “all'artista” Andres Serrano e suoi sostenitori

Premessa.

Al photolux festival di Lucca patrocinata dalla città, dalla Provincia e dalla regione Toscana dal 21 novembre al 13 dicembre 2015 doveva essere esposta “Piss Christ”, fotografia realizzata dal fotografo statunitense Andres Serrano che ritrae un crocifisso in un bicchiere di urina (la sua). Come da comunicato ufficiale del 15 novembre visibile e scaricabile direttamente dal sito http://www.photoluxfestival.it/news/ “l'Opera” di Andres Serrano non verrà esposta”. Come verificabile dal sito ufficiale si ricorda che questa “Opera” fu presentata per la prima volta nel 1987 e vinse persino nel 1989 il premio “Awards in the Visual Arts” messo in palio dal Southeastern Center for Contemporary Art e sponsorizzato dal National Endowment for the Arts, un ente governativo statunitense che tutela e finanzia progetti a cui è riconosciuta un'eccellenza artistica. I sostenitori “dell'Opera” (il virgolettato è il mio) le attribuirono un significativo esempio di libertà di parola e di espressione in campo artistico; tra i suoi difensori anche la suora e critico d'arte inglese Wendy Beckett secondo la quale “Piss Christ” non aveva un intento blasfemo, ma rappresentava il modo in cui la società contemporanea si pone nei riguardi di Cristo e dei valori che rappresenta.

“All'artista” Andres Serrano e a tutti i  suoi sostenitori.
Sono rimasto profondamente addolorato per il fatto che la più prestigiosa opera artistica degli ultimi cento anni, la ben nota fotografia “Piss Christ”, non sarà più esposta al photolux festival di Lucca. Chi si è opposto a tale mirabile evento non comprende nulla di arte. Come si fa a non apprezzare l'immagine armoniosa di una foto che evidenzia il Cristo immerso nell'urina del magnifico Andres Serrano. Come si fa a non considerare che un'opera così vigorosa rappresenta (uso le stesse stupende parole del critico d'arte Wendy Beckett): “il modo con cui la società contemporanea si pone nei riguardi di Cristo e dei valori che rappresenta”. Io sono soltanto un umilissimo membro della società contemporanea e non posso che rimanere rapito da questo messaggio di limpido rispetto verso i valori di una fede religiosa , quale quella cristiana. Beh, forse limpido non tanto, visto che la colorazione dell'urina del gran maestro appare un po' torbida. Comunque, non fa nulla; l'urina è urina, anche se la traduzione esatta dall'inglese mi sembra che sia “Pisciare Cristo”, ma forse le mie conoscenze linguistiche sono alquanto arrugginite.
Tuttavia ciò che mi ha profondamente colpito è il tentativo - da antesignano - “dell'artista” Serrano di superare tutti gli ostacoli previsti dalle normative sanitarie mondiali in fatto di esami dell'urina e rivolgersi direttamente al numero Uno. Purtroppo devo però constatare che né Andres Serrano né un suo seguace artistico hanno ricevuto, dopo tanti anni, una risposta da Gesù Cristo. Si deve supporre che Egli non sia molto preparato in questo tipo di esame clinico. Beh, pazienza, penso si possa perdonare per una simile distrazione chi ha sacrificato la sua vita - tra atroci sofferenze- per l'intero genere umano. In ogni caso permetto dare un suggerimento diretto al grande maestro Andres Serrano. Invece di utilizzare il crocifisso, evidentemente non perfettamente idoneo al suo eccelso scopo, prenda il simbolo di altra fede religiosa. Vediamo un po', pensiamoci...ah, ecco. Prenda il primo biglietto aereo per La Mecca, si rechi direttamente al centro di essa, vedrà la così detta Ka'Ba che, come sicuramente ben saprà, rappresenta il luogo più sacro della religione islamica. Bene, si avvicini ad essa, riempia un adeguato contenitore con la sua urina, immerga nel recipiente una copia del Corano e faccia subito una foto. La sviluppi immediatamente e la esponga davanti a tutti i fedeli che certamente troverà numerosi in loco. Sono pienamente convinto che la risposta da parte di Maometto sarà molto più rapida di quella di Gesù Cristo. Lei riceverebbe dal Profeta islamico un messaggio in tempo reale contenente il più completo esame sulle caratteristiche fisiche e chimiche della sua urina; anzi sono certo che percepirebbe, senza alcuna spesa ulteriore, un check up completo, partendo dalla testa appositamente staccata dal resto del corpo. Io penso che raggiungerebbe una tale estasi da non voler più lasciare quel luogo in cui il suo piscio ha, finalmente, ricevuto adeguata valorizzazione.
Bene, nel dolermi ancora per il trattamento ricevuto qui in Italia da uno speciale artista quale Andres Serrano e dai suoi fan chiudo questa mia lettera aperta prendendo in prestito una frase da un certo Totò e chiedendo sin d'ora perdono per l'accostamento al mirifico fotografo:
“Ma mi faccia il piacere!”

(immagine che raffigura Andres Serrano e la sua...opera "Piss Christ")

 

martedì 17 novembre 2015

"A Proposito del Denaro 1"

Durante un breve dialogo inerente l'importanza del denaro una persona di giovanissima età ha posto una domanda in apparenza assurda.
Perchè i soldi sono più importanti delle mie figurine? Non sono fatte entrambe di carta?
A questo quesito ho risposto semplicemente.
"Perchè le figurine non ti permettono di acquistare le cose che ti servono come il cibo, gli indumenti, la casa, i giocattoli, la macchina e tutto il resto che serve per vivere."
L'argomento è finito lì, ma rientrando a casa ho riflettuto:
"Alfredo, hai detto quello che veramente pensi? Perchè non hai detto ciò che tu stesso scrivi?"
A queste domande mi sono giustificato con la giovane età dell'interlocutore.
Eppure la riflessione fatta, nella sostanza, la condividevo.
Il denaro, oggi come oggi, ha valore zero visto che non è legato ad alcun bene reale (oro, argento, petrolio, il nostro cuore o la nostra mente); il suo valore discende dal fatto che la gente lo accetta come una sorta di convenzione per acquisire bene e servizi benchè, oggi come oggi, esso è creato dal nulla. Affermazione insensata? Ogni persona ovviamente è libera di avere le proprie opinioni; perbacco, almeno che ci rimanga sempre questo...privilegio. Eppure, cari Amici la realtà è questa. Il mio ultimo scritto, tra il cinico ed il satirico, riguarda proprio questo. Ben più del novanta per cento degli ambiti pezzi di carta colorata son generati dal nulla dalle banche commerciali attraverso un semplice click sul computer. Non esiste da tempo il concetto che la banca presta il denaro ricevuto come depositi dai clienti. E' tutto il contrario, la banca crea i depositi attraverso la concessione di prestiti producendo denaro dal nulla. Questo rappresenta il più grande privilegio concesso alle banche private europee dalla loro ...casa madre attraverso la così detta riserva frazionaria. Un piccolo esempio, prima che mi diate del folle, che non viene insegnato all'università ma che si verifica concretamente in barba a tutto ciò che è stato sempre propinato. Tizio deposita 1 euro in banca; la banca deposita l'euro presso la Banca Centrale Europea (la mamma) e di colpo questo deposito permette alla banca di prestare quattrini sino a 99 euro (regola della riserva frazionaria in vigore). La banca inserisce nello stato patrimoniale il prestito fatto di 99 euro ed il conseguente deposito dello stesso ammontare. Insomma, la banca ha creato dal nulla ben 99 euro e chi li ha ricevuti in prestito dovrà restituirli al...nulla; oh, chiedo scusa, un piccolo lapsus, dovrà restituirli con gli interessi alla banca. E in tutto questo gran parte di questi prestiti vanno a finanziare le operazioni più redditizie ed altrettanto rischiose di finanza creativa (derivati, ecc.), non certo quelle relative all'economia reale. Cari Amici, io sono convinto che siamo seduti sopra una grande polveriera finanziaria prodotta dalla famelica avidità di una ristretta èlite bancaria, la stessa che ha operato al fine di giungere all'obiettivo primario: la cancellazione della sovranità monetaria.
Oh, perbacco! Mi sono accorto solo adesso di aver scritto un bel po'. Spero soltanto di non avervi annoiato con le mie riflessioni.
Chiudo il post con un proverbio russo:
"Quando parla il denaro, la verità sta zitta"
 
 
 
 

domenica 15 novembre 2015

"Anche la bestia più feroce conosce un minimo di pietà"


Anche la bestia più feroce conosce un minimo di pietà. Ma io non ne conosco, perciò non sono una bestia (William Shakespeare - “Riccardo III”).
Quello che è successo a Parigi venerdì 13 novembre rappresenta un atto disumano compiuto da esseri spregevoli, molto lontani dalla stessa sensibilità delle bestie e, soprattutto, senza onore.
Eppure leggo articoli o interviste in cui si cerca di argomentare il perché sia necessario comprendere e, quindi, dialogare con questa ISIS.
Bene, da semplice cittadino italiano che, però, si è sempre sforzato di ragionare con la propria testa cercherò di fare altrettanto.
Innanzi tutto mi sono fatto la prima domanda.
Ma questa ISIS cos'è? Cosa vuole?
La risposta, a mio parere, viene dalla osservazione di alcuni elementi di fatto.
L'ISIS sta per “Stato Islamico dell'Iraq e della Siria”; è nato da una costola del famigerato gruppo terroristico Al Qaida; è una organizzazione islamica sunnita, è guidata da un leader; in meno di due anni ha conquistato una parte dei territori dell'Iraq e della Siria; si stima che abbia una forza militare di circa trentamila uomini molto ben armati, addestrati e pagati; ha una forza economica notevole; ha una sua bandiera.
Allora l'ISIS ha realmente una struttura tipica di uno Stato anche se non riconosciuto ufficialmente. Non a caso ha un territorio che amministra, da cui incassa le tasse anche con la classica estorsione, ha entrate finanziarie dalla vendita del petrolio estratto dalle zone conquistate con la forza, ha un esercito, ha una sorta di governo, ha una popolazione stimata in milioni di abitanti ed ha una bandiera.
Cosa vuole lo dichiara apertamente essa stessa; costituire una sorta di califfato sulla base di antichi precetti indicati nel Corano.
Allora mi sorgono spontanee i primi interrogativi.
Ma come ha fatto una organizzazione terroristica, pur spietata ed efficiente, ad avere le risorse finanziarie necessarie per reclutare una tale massa di uomini e giungere in breve tempo a piegare eserciti governativi come quelli iracheni e siriani?
Ma come diavolo ha fatto a conquistare territori delle dimensioni pari a quella di una intera nazione?
Ma come caspita ha fatto ad estendersi in così breve tempo sino a raggiungere la Libia?
Non credo che con tutti i satelliti militari che girano intorno al nostro pianeta, con tutte le agenzie governative ufficiali o segrete, le grandi potenze non sappiano dove siano, come si armino, con quali mezzi economici si sostengono. Insomma, questi esseri che hanno le stesse nostre sembianze fondano, di fatto, un nuovo stato con tanto di reale territorio e nessuno riesce a fermarli?
Ben altri eserciti nel recente passato sono stati annientati in pochi giorni quando si voleva. Ecco, forse ho indovinato la parola giusta: “volere”. Per qualche ragione questa ISIS ha liberamente prosperato all'interno di zone anche ricche dal punto di vista energetico facendo proselitismo attraverso precisi insegnamenti del libro sacro agli islamici.
Dov'è la verità? Ognuno di noi può farsi delle idee compreso questa di Veronesi, così come riportata sulla stampa e su internet:
Sono un gruppo di sunniti che si sentono emarginati in Iraq e hanno creato un movimento molto estremista, di fatto perché vogliono una patria e chiedono all'Iraq di cedere una piccola area, non più grande della Lombardia, per creare lo Stato Islamico...”
E continuando:
...Occorre da parte nostra uno sforzo pacificatore, e siamo proprio noi in quanto occidente a doverlo fare. Sono contrario di fare guerra all'ISIS, perché violenza chiama violenza. Più loro tagliano teste, più noi rispondiamo con i bombardamenti, bisogna fermarsi e dialogare con loro, l'ISIS va ascoltato”.
Beh, io penso che la verità in queste zone della Terra sia come la più torbida delle acque putride. Difficile ormai identificarla esattamente visti gli intricati intrecci tra aspetti economici, di potere e di religione.
Ma di alcune cose sono convinto:
La prima: le zone più calde del mondo sono quelle che da molti anni rivestono un ruolo strategico dal punto di vista energetico.
La seconda: per acquisire potere, per assoldare ed addestrare decine di migliaia di uomini sono necessarie una mole incredibile di denaro.
La terza: La religione islamica è basata su quanto scritto in un libro che a sua volta tra la sua origine da alcuni principi dettati nel vecchio testamento, non certo in quelli del Nuovo Testamento.
La quarta, la più importante secondo il mio modo di vedere: Non esiste alcuna giustificazione per chi uccide barbaramente persone innocenti ed indifese; non esistono ideali per chi fa strage di donne e bambini; non esistono attenuanti di alcun genere verso chi prende come una...sana abitudine sgozzare esseri umani in nome di un presunto Dio conquistatore; non esiste onore in chi compie stragi di questa efferatezza.
E per rispondere al grande medico Veronesi; come può esistere pace, dialogo o comprensione verso chi ha come obiettivo la letterale realizzazione di dogmi stabiliti oltre millecinquecento anni fa e basati sulla conquista, la sottomissione o la decapitazione di altri esseri umani di diversa fede?
Con sincerità non credo che al fanatismo, di qualsiasi stampo ed origine, si possa rispondere instaurando una sorridente e delicata conversazione.
 
 

Juan Ramon Jimenez. "Incontro di Due Mani"

"Incontro di Due Mani" poesia di Juan Ramon Jimenez
 
 

sabato 14 novembre 2015

"Terrore in Francia"

Cari Amici, gli eventi altamente drammatici di queste ore in Francia dimostrano, purtroppo, come sia abbastanza semplice per gente senza scrupoli e privi di ogni sensibilità umana penetrare nelle città europee senza dare nell'occhio. Al riguardo ricordo la frase di un lungimirante anonimo: "Quando il diavolo viene come leone ruggente è meno pericoloso di quando viene come cagnolino scodinzolante."
Io penso che una seria e profonda autocritica debba essere fatta da coloro delegati alla gestione della sicurezza dei cittadini. Non vorrei che alla fin fine si indicassero come troppo imprevedibili certi accadimenti, quasi fossero giunti da un malefico fato. Eh, no!
La scrittrice Pearl Mary Teresa Craigie scrisse:
"Gli uomini ammucchiano gli errori di tutta la loro vita, e creano un mostro che chiamano destino."
Io penso che attentati di questa portata compiuti da esseri spregevoli, senza onore, ben addestrati, armati di tutto punto, pronti a morire in nome di un presunto Dio sanguinario e conquistatore, abbiano necessità di un adeguato sostegno economico e logistico. La domanda, quindi, è: Ma in quanti sostengono esseri così immondi? In quanti ridono e festeggiano davanti alle stragi di persone innocenti ed indifese? Non è che questo assurdo radicalismo religioso sia più diffuso di quanto ci vogliono far credere?
Ma in questo tragico momento il pensiero va a persone del popolo come noi che dalla speranza di trascorrere una piacevole serata sono passate improvvisamente alla certezza della più acuta sofferenza.
 
 

Charles Baudelaire. "XXXI - I Fiori del Male"

Cari Amici, visto il giorno di grande tristezza per gli avvenimenti accaduti in Francia ho pensato di postare questa poesia di Charles Baudelaire.
 
 

venerdì 13 novembre 2015

"Differenze tra Democrazia e Dittatura"

Stavo rileggendo alcuni paragrafi del mio ultimo lavoro quando mi è tornata in mente questa frase dello scrittore Charles Bukowski:
" La differenza tra dittatura e democrazia è che in democrazia prima si vota e poi si prendono ordini, in dittatura non dobbiamo sprecare il nostro tempo andando a votare."
Io penso che questa citazione trova una spiacevole conferma nella fotografia italiana degli ultimi decenni. Qualunque Parlamento, quals...iasi Governo non ha fatto altro che seguire la volontà tracciata dalla incredibile forza delle grandi conglomerate bancarie ed industriali, il tutto a scapito della massa popolare.
Quale sarebbe la nostra libertà? Votare? Bene, negli anni è cambiato qualcosa? No, soltanto le solite chiacchiere condite in maniera differente. Di fatto in Italia, così come nell'intera Europa, esiste una "Democrazia Elitaria" di stampo bancario. La mia mente ha generato fantasmi? Possibile, per carità; ma la visione del denaro creato dal nulla dalle banche commerciali attraverso un esclusivo privilegio legiferato dalla Banca Centrale Europea è proprio la più amara delle realtà.
Questo argomento, tuttavia, ho cercato di affrontarlo in maniera molto semplice e dissacrante con una novella dal cinismo intriso di satira. Certo che la situazione sociale del nostro amato Paese mi induce a terminare questo post con due amare riflessioni.
La prima di San Giovanni Bosco:
"La forza dei cattivi, che pur sono una minoranza, è dovuta quasi solo alla debolezza dei buoni, che pure sono la maggioranza."
La seconda di Bertrand de Jouvenel:
"Un popolo di pecore finisce per generare un governo di lupi."
 
 

mercoledì 11 novembre 2015

"A Proposito dell'Unione Europea"

Già la parola "Unione Europea" è fuorviante rispetto alla realtà dei fatti. Io penso da tempo che l'unione è stata fortemente voluta da Francia e Germania per disciplinare e regolamentare la gestione del vil denaro al fine di privare il così detto Stato-Sociale della sua naturale funzione e consentire un travaso di ricchezza dai molti verso pochi. Al riguardo ho sempre scritto che è stata una vera follia privarsi della sovranità monetaria a favore di una entità completamente indipendente (Banca Centrale Europea), di fatto controllata da soggetti legati o strettamente connessi alle grandi conglomerate bancarie private.
E poi c'è una cosa che profondamente mi irrita, la scarsa considerazione che queste due nazioni hanno verso l'Italia, e non solo.
Un piccolo esempio, così tanto per gradire.
In una delle pagine del sito ufficiale di questa singolare "Unione" si legge:
 
"Mentre continua ad accogliere nuovi paesi, l'UE è impegnata a rendere le sue istituzioni più trasparenti e democratiche. Il Parlamento Europeo, eletto a suffragio universale diretto, dispone ora di maggiori poteri, mentre i parlamenti nazionali assumono un ruolo più importante, affiancando le istituzioni europee nella loro attività. A loro volta, i cittadini europei dispongono di sempre maggiori opportunità per partecipare al processo di elaborazione delle politiche."

A parte la circostanza che si afferma il principio che sono i parlamenti nazionali a "doversi affiancare alle istituzioni europee" e non il contrario si nota la frase: "A loro volta, i cittadini europei dispongono di sempre maggiori opportunità per partecipare al processo di elaborazione delle politiche."
 
Davvero? Che generosità! Quale profonda sensibilità!
Proseguendo la lettura e cercando di capire questa collaborazione in che cosa consisterebbe si legge, tra l'altro, in altra pagina:
 
"Quando la Commissione europea inizia a lavorare ad una nuova iniziativa politica o vuole rivedere la legislazione esistente, apre generalmente una consultazione pubblica.
Questo significa che persone, imprese e organizzazioni che hanno un interesse o sono esperte in materia possono contribuire alla stesura della proposta prima che la Commissione la presenti al Consiglio e al Parlamento europeo per l’ulteriore discussione e per l'adozione."
 
Oh, perbacco! Noi semplici cittadini possiamo aiutare gli autorevoli tecnocrati europei nella loro sacra missione di spoliazione...oh, scusate il lapsus freudiano, intendevo dire di incremento della nostra felicità. Ora capisco il perché semplici ed umili soggetti come, ad esempio, l'ufficio studi della principale banca tedesca ed altre potenti lobby amorevolmente si impegnarono per dare consigli scritti su argomenti di viva attualità quale quello sulla urgente necessità di privatizzare l'acqua pur in presenza di quel fastidioso referendum del popolo italiano che ebbe l'ardire di esprimersi in maniera opposta. Ah, mannaggia! Questo benedetti italiani, qualche volta sono proprio un impiccio.
 
Ma, a parte questo dettaglio insignificante, approfondendo, sempre sul sito ufficiale dell'Unione Europea", i vari argomenti per il possibile coinvolgimento dei cittadini si nota un fatto curioso che, a mio parere, indica l'enorme rispetto che si ha verso il popolo italiano.
Tutti sono redatti in tre lingue, alcune in una sola. Indovinate un po', cari amici? Ebbene sì, sono l'inglese, il francese ed il tedesco. E si indica persino la ragione, perché più diffuse.
Eh, no! Un momento. La lingua italiana è la seconda più parlata in Europa, superata soltanto da quella tedesca. Perché un italiano per leggere come...aiutare (sigh!) gli onnipresenti commissari europei  deve conoscere il francese, l'inglese o il tedesco? Per quale ragione? Ah, forse ho compreso. Sarà per via del fatto che la dignità del nostro Paese è in via di estinzione.

Io penso, purtroppo, che anche nei piccoli dettagli si nasconde la verità su come viene considerata la nostra amata Italia in questa...singolare "Unione Europea".



 

martedì 10 novembre 2015

"A Proposito del Cuore"

A Proposito del Cuore.
 
Cari Amici, ieri sera leggendo alcune pagine di un testo dove non si faceva altro che parlare di soldi, di acquisti, di ricchezza, di consumi, di potere ed egoismo finanziario, eccetera eccetera, devo confessare che ho avuto una sorta di rigetto. Chiuso con rabbia quel libro gli occhi sono caduti sulla libreria di fronte a me dove ho scorto un volume dello scrittore francese Gustave Flaubert. Così mi sono ricordato di una sua frase particola...rmente intensa in cui evidenziava che nella vita non tutto può essere ridotto al dio denaro.
 
"Il cuore è una ricchezza che non si vende e non si compra, ma si regala."
 
Buona serata a tutti.
 
 

Pedro Salinas. "Per Vivere non Voglio"

"Per Vivere non Voglio" poesia di Pedro Salinas
 
 

domenica 8 novembre 2015

"A Proposito del Caos"

Cari Amici, leggendo, vedendo, ascoltando, vivendo le sempre maggiori difficoltà che ognuno di noi affronta nell'esistenza sono ormai giunto al convincimento che una pilotata confusione regna sovrana.
Al riguardo ricordo la citazione di un attento osservatore anonimo:
"La Bibbia spiega che all'inizio il mondo era sprofondato nel caos. Come si vede, le cose da allora non sono molto cambiate."...
Una parte degli esseri umani sono al vertice della catena dominante, ma sono nelle profondità più remote per quanto concerne sensibilità e reale interesse per la felicità del prossimo. Io penso che la qualità primaria di questa...élite sia generare proprio il caos nelle menti dei più al fine di controllarli e stimolarli a realizzare quello che ardentemente desiderano: l'accumulo di denaro e potere.
Spero di non avervi seccato troppo con questa mia riflessione.
 

venerdì 6 novembre 2015

"Confronto Politica-Prostituzione"

Anni fa Ronald Reagan disse:
"La politica è stata definita la seconda più antica professione del mondo. Certe volte trovo che assomigli molto alla prima"
Beh, a dir la verità, io penso che, a parte l'analogia sul concetto generale tra politica e prostituzione, ci sia una grande differenza.
"Chi esercita la più antica professione del mondo riesce a donare un po' di piacere al prossimo, chi esercita la seconda professione più antica riserva a se stesso l'esclusivo piacere donando infelicità e rabbia al popolo."

mercoledì 4 novembre 2015

"A Proposito della Gentilezza."

Ho sempre agito sulla base di pochi principi morali superiori insegnati da mio padre, ormai da alcuni anni partito per il più misterioso tra i viaggi. Tra essi c'era uno che riguardava l'essere gentili con il prossimo ed in particolare con le donne. Ho sempre cercato di seguirlo perchè fermamente convinto che un sorriso o un gesto di cortesia possono creare un pizzico di benessere nel prossimo oltre che verso se stessi. Certo, a volte, mi è capitato di incontrare uomini che hanno commesso il grave errore di interpretare tale sensibilità come atto di debolezza, ma al fine hanno preso contezza della propria superficialità.
Io penso che ogni essere umano dovrebbe ricordare che la vita è come una grande scala. Al riguardo desidero riportare la citazione del commediografo americano Wilson Mizner.
"Siate gentili con le persone che incontrate salendo, perchè tornerete a incontrarle scendendo."
 
 

Cesare Pavese. "Il desiderio mi brucia"

"Il desiderio mi brucia" poesia di Cesare Pavese
 
 

domenica 1 novembre 2015

"A Proposito dei Vangeli"

Cari Amici, ho sempre trovato particolarmente interessante la lettura del Vangelo apocrifo di Tommaso. In esso sono indicate centodiciassette frasi che l'apostolo attribuisce a Gesu. Tra le tante di particolare fascino ne ricordo sempre una anche specificata in uno dei miei romanzi; ritengo che esprima un concetto di assoluta profondità per chi crede nella parola di un Maestro straordinario come il Cristo.
 
Gesù disse, "Io sono la luce che ...è su tutte le cose. Io sono tutto: da me tutto proviene, e in me tutto si compie. Tagliate un ciocco di legno; io sono lì. Sollevate la pietra, e mi troverete." (dal versetto 77 del Vangelo apocrifo attribuito a Tommaso).
 
Bene, io penso che una tale indicazione rafforzi l'idea di una precisa volontà, quella di dare piena libertà di coscienza nel rapporto di fede tra l'uomo e Dio, senza l'interposizione di una qualsiasi autorità.
 
Beh, perdonatemi, cari Amici. Oggi mi sento un po' più riflessivo del solito.
 
 

S. Agostino. "La Morte non è Niente."

Cari Amici, in considerazione dell'inizio del mese di novembre desidero porre alla Vostra attenzione una bellissima poesia-preghiera attribuita a S. Agostino. Essa è dedicata, in particolare, a tutti coloro che non hanno più accanto una persona cara.

sabato 31 ottobre 2015

"A Proposito della Ferocia"

Cari Amici, casualmente ho visto la foto che riporto in basso e subito mi è tornata alla mente una famosa frase di Bernard Shaw.

"Quando un uomo vuole ammazzare una tigre, lo si chiama sport; quando una tigre vuole ammazzare lui, la si chiama ferocia."

Quanta amarezza sorge nell'osservare la capacità dell'uomo di ridere con piena soddisfazione per l'uccisione di un animale che dopo verrà tranquillamente decapitato e scuoiato al fine di mostrarlo quale trofeo di ca...ccia. Una caccia fatta non certo per vivere e procurarsi il cibo, ma solo per dimostrare il proprio falso coraggio.
L'uomo, l'essere vivente posto al vertice della catena dominante sempre più spesso si rivela essere l'ultimo nella catena del rispetto per la vita, del buon senso e della sensibilità.

Chiudo il post con la seguente anonima citazione:

 "Bisogna essere bestie come i cani, per continuare a rimanere amici degli uomini."

 

venerdì 30 ottobre 2015

"C'era una volta la Sovranità del Popolo Italiano" -5-

C'era una volta la Sovranità del Popolo Italiano -5-
 
Cari Amici, durante gli approfondimenti per la stesura del prossimo libro mi sono imbattuto anche nel registro dei gruppi di esperti della Commissione Europea. In pratica i membri della Commissione, soggetti mai eletti dal popolo, possono avvalersi di esperti per elaborare politiche efficaci. Lo stesso sito ufficiale indica che questi pareri sono fondamentali. Vado subito al nocciolo della questione. Tutti conosciamo l'enorme potere della Commissione Europea; eppure questi signori, che ripeto noi non abbiamo mai eletto, nominano altre persone di cui non sappiamo nulla il cui giudizio è fondamentale per le decisioni da assumere sul nostro futuro. Tecnocrati presunti esperti che nominano altri tecnocrati presunti esperti per stabilire il nostro destino e quello dei nostri figli. In pratica, sempre di più il Popolo Italiano sta perdendo la propria sovranità.
Al riguardo desidero ricordare la seguente citazione:
"I Dieci Comandamenti sono così chiari, brevi e comprensibili perchè sorti senza la cooperazione di una commissione di esperti" (De Gaulle)
Io sono ormai convinto che quando di fronte ad un problema serio si nominano esperti o presunti tali, commissioni di studio, eccetera eccetera si vuole semplicemente annebbiare tutto e fare in modo che il problema non venga risolto nell'interesse del popolo.
 
 

lunedì 26 ottobre 2015

"A proposito dell'Amicizia"

Ieri sera, durante una piacevole conversazione sul tema dell'amicizia, ho rammentato due citazioni a -mio parere- molto pertinenti.

 la prima dello scrittore e diplomatico italiano Carlo Dossi:
"Il falso amico è come l'ombra, che ti segue fin che dura il sole."...
La seconda dello scrittore francese Jules Renard:
"Il vero amico è colui che indovina sempre quando si ha bisogno di lui."


 Entrambe, io penso, rappresentano le due facce della stessa medaglia.



 

venerdì 23 ottobre 2015

A Proposito dell'Amore

Cari Amici, durante le ore di volontariato come insegnante di dopo scuola un ragazzino piuttosto vispo mi chiese in uno dei suoi rari momenti di tristezza.
"Alfredo, perchè nessuno mi vuole bene?"
Non feci in tempo a rispondere che una ragazzina esclamò....
"Perchè sei cattivo!"
Ebbi alcuni secondi di incertezza prima che un cassetto della mia memoria si aprisse e mi consentisse di rispondere alla bambina.
"Mia cara, è proprio il contrario. "A vivere senza che nessuno ti voglia bene, si diventa cattivi."
La ragazzina mi guardò per un attimo prima di rivolgersi sorridente all'amichetto.
"Allora da oggi io ti vorrò bene, così tu non sarai più cattivo."
La tristezza dal volto del ragazzino scomparve di colpo e i suoi occhi si illuminarono di una vivida luce.
 
Il poeta francese Theophile Gautier mi era venuto in soccorso con una sua riflessione.
 
 

giovedì 22 ottobre 2015

C'era una volta la Sovranità del Popolo Italiano -4-

Cari Amici, io penso che tra non molto il Premier Italiano, commentando il rigoroso rispetto delle istruzioni impartite dalla Commissione Europea attraverso i...ben noti -sigh- six + two Pack (libera traduzione così come sarà indicata nel mio prossimo scritto: otto pacchi, contro pacchi e contropaccotti), dichiarerà con estrema enfasi e profonda intelligenza:
" Italiani, alcuni anni fa il nostro Paese era sull'orlo dell'abisso. Grazie a me, da allora, abbiamo fatto un definitivo passo avanti."
 
 

Edith Irene Sodergran. "Amore"

"Amore" poesia di Edith Irene Sodergran
 
 

martedì 20 ottobre 2015

Charles Baudelaire. "XLIX I Fiori del Male"

Cari Amici, oggi è una giornata grigia e piovosa che rende un po' tristi. Ho pensato di porre alla Vostra attenzione i versi di un poeta che vedeva il male più affascinante del bene, che viveva -spesso- in uno stato di angoscia, che cercava nella droga e nell'alcol una sorta di rifugio se pur di breve durata. Sto parlando di uno dei massimi artisti del XIX secolo, cioè di Charles Baudelaire. Spero che trovi il vostro gradimento, vista anche la riscontrata difficoltà nell'interpretare un tale grande e particolare poeta. Grazie.
 
 

lunedì 19 ottobre 2015

"La Notte Stellata" di Vincent Van Gogh.

Cari Amici , ecco l'immagine del dipinto "la notte stellata" di Vincent Van Gogh. Secondo questo grande artista la notte era più luminosa e colorata del giorno, non a caso in quest'opera le stelle dominano incontrastate, grandi e piene di energia, quasi si fossero nutrite dei nostri sogni. La sua bellezza ed intensità mi ha sempre particolarmente emozionato.
 
 
 
 

domenica 18 ottobre 2015

L'Amore Fisico.

 
"L'amore fisico raggiunge l'apice della sua perfezione quando tutte le emozioni dentro di noi si fondono sprigionando la luce brillante delle nostre anime."
(Alfred B. Revenge)
 
 
 
L'immagine: dipinto di Frank Dicksee che rappresenta la famosa scena del balcone da Romeo e Giulietta.

mercoledì 14 ottobre 2015

domenica 11 ottobre 2015

Kahlil Gibran. "Preghiera".

Cari Amici, oggi è domenica e ho pensato di porre alla Vostra attenzione una stupenda poesia di Kahlil Gibran dal titolo "Preghiera". Spero sia gradita.
 
 


lunedì 28 settembre 2015

Blaga Dimitrova. Poesia "Mattino"

Cari lettori, iniziamo la settimana con versi molto belli della poetessa Blaga Dimitrova.
 
 
 
 

giovedì 24 settembre 2015

C'era una volta la Sovranità del Popolo Italiano - 3 -

Io penso -purtroppo- che le decisioni sulle riduzioni di spesa in comparti vitali quali -per esempio- la sanità hanno una radice ben precisa. Da anni dico e scrivo -ovviamente secondo il mio modesto pensiero- che l'Italia è ormai legata all'interno della gabbia voluta da chi, per ragioni di interesse, ha imposto la moneta unica tra Stati aventi differenti bandiere, differenti leggi, differenti economie e soprattutto differenti "Interessi Nazionali". Questa incredibile ed assurda decisione è stata, è e sarà la radice di tutti i problemi che ci sono e che ancora ci saranno. Il popolo italiano non è più sovrano di un bel niente. Non può gestire la propria politica monetaria (primo ed indispensabile requisito per poter attuare reali politiche di assistenza alle fasce più deboli), ora gestita dalla BCE ai cui vertici si arriva di fatto per designazione di pochi, le cui riunioni sono avvolte dalla nebbia generata sempre da quei pochi e che non deve dare conto a nessuno del proprio operato. Deve rispettare normative europee anche se emesse in contrasto con l'interesse nazionale; e questo è stato anche inserito nella nostra costituzione, violando appunto il sacro principio della sovranità del popolo italiano. Non può di fatto eleggere i propri delegati secondo principi di totale trasparenza. Insomma, gli Italiani sono -come altri popoli europei- destinatari della terribile affermazione di uno degli ideologi del "libero mercato", Hayek.  “bisogna fornire agli indigenti e agli affamati qualche forma di aiuto, ma solo nell'interesse di coloro che devono essere protetti da eventuali atti di disperazione da parte dei bisognosi.”
Nel concreto, rendere sempre più difficile allo Stato adempiere alla sua naturale funzione di aiutare la propria popolazione attraverso la spesa pubblica. Cioè, in estrema sintesi: "Abolire la sovranità monetaria per consentire soltanto alle banche private di creare moneta, quindi ricchezza." Noi, semplici cittadini, siamo destinatari di uno studiato ed interessato fanatismo economico che ormai sta affermando sempre di più una nuova forma di governo, che tempo fa definii "Democrazia Elitaria".
Ah, se il Popolo Italiano facesse riemergere la sua antica dignità.