giovedì 29 dicembre 2016

"A Proposito dell'Amore 3"

Ah; l'amore, l'amore. Il primo sentimento dell'essere umano legato alla parte più profonda della sua anima. Nessuna spiegazione razionale può essere data sulla nascita di questa emozione dalla ragione, della logica. Nessuna scienza fisica è in grado di formulare una teoria sul perché l'amore rappresenti il veicolo principale dell'esistenza, non esistono formule o teoremi; si sa soltanto che può rivelarsi con una forza travolgente capace di far superare ostacoli materiali in apparenza insormontabili. L'amore è il fuoco che avvolge dando l'ardore e lo slancio per raggiungere le migliori virtù.
La facoltà di pensare identifica senza dubbio la grandezza dell'essere umano; tuttavia, io penso che sia la capacità di amare a renderlo realmente speciale, in quanto emozione essenziale per consentirgli di raggiungere l'obiettivo più ambito, la felicità.
Il matematico e filosofo francese Blaise Pascal scrisse nei “Pensieri”:
“Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce, e lo si coglie in mille cose. Io dico che l'uomo con il cuore ama naturalmente l'essere universale e naturalmente se stesso, a seconda di ciò cui si dedica; e si indurisce contro l'uno o contro l'altro, per sua scelta. Voi avete respinto l'uno e serbato l'altro: amate forse voi stessi per mezzo della ragione?>
Già; la ragione ha i suoi tempi, i suoi criteri, i suoi concetti, le sue idee, le sue massime, le sue verità, i suoi principi. Il sentimento dell'amore non si muove così, è lì pronto ad intervenire in maniera improvvisa senza alcuna regola, superando spesso i muri eretti dalla logica.
Certo, le persone possono amare in maniera diversa. Ci sono coppie che hanno una reciproca comprensione e complicità pur non vivendo la sessualità ed altre che si trovano nella condizione di provare solo una forte attrazione fisica. Non esiste un solo modo di amare; tuttavia, io credo che affinché questo nobile sentimento trovi la strada giusta per scatenare i fuochi di artificio della felicità sia necessario il verificarsi di alcune condizioni. La condivisione, il sentirsi un'unica entità; due esseri umani uniti in un perfetto stato di empatia, in grado di sentire benessere e sofferenza l'uno per l'altro. La passione, con la naturale spinta dei sensi. La costanza, la capacità di mantenere nel tempo questa meravigliosa emozione.
Ecco, io penso che la fusione di condivisione, passione e costanza produca l'amore ideale, quello che consente a due esseri umani di provare il vero significato della vita.
 
“Amore”
Ti amo come se trovandomi in un deserto
tu fossi l'acqua fresca di un pozzo.
Ti amo come se rinchiuso in una cella
tu fossi il sogno della libertà.
Ti amo come se giunto in cima ad una montagna
tu fossi il cielo intero a coprirmi.    
Passo la mano sui tuoi capelli di fieno biondi
e la luce del sole illumina i corpi
uniti in una scultura di marmo.
Le mie labbra sul tuo fiore
e un gorgo di piacere avvolge
il dolce sapore, l'inebriante profumo
e neanche l'oceano più profondo
può celare il brivido della passione.
Ti amo come se una forza si agitasse in me
per contrastare il crepuscolo del tempo
che poco a poco scende per dare vita
all'angosciosa paura di perderti.
Ti amo così tanto che chiederò a Dio
di lasciare la mia anima
giacere in eterno sul tuo cuore.

Alfred B. Revenge



(immagine: “Amore e Psiche” gruppo scultoreo di Antonio Canova)




















venerdì 2 dicembre 2016

L'Ipocrisia dei Politici e Mass Media

L'ipocrisia dei politici e mass media.

Stiamo assistendo da settimane ad un'incessante campagna informativa sul prossimo referendum del quattro dicembre. I canali televisivi fanno a gara per inondare il pubblico di dichiarazioni sul Sì e sul No; sembra che tutti i politici, accademici di turno e giornalisti siano alimentati da un improvviso amore verso la Costituzione della Repubblica Italiana. Si assiste ad un presenzialismo inusuale per convincere il Popolo Italiano ad esprimere il proprio voto sulla riforma costituzionale promossa dal Governo. Riforma già approvata dal Parlamento ma che potrà entrare in vigore solo nel momento in cui il Referendum avesse un risultato positivo. Emerge una sfrenata voglia da tutte le parti in causa di migliorare, proteggere e salvaguardare i principi della Carta Costituzionale.
Ma quanta ipocrisia!
Dov'erano tutti questi soloni di destra e sinistra della politica italiana quando solo alcuni anni fa la nostra Costituzione fu soggetta ad un reale stupro per obbedire alla volontà di oligarchi europei mai eletti da alcun cittadino? Dov'erano stampa e televisione quando passarono modifiche devastanti per tutti noi Italiani?
Non ricordo, ad esempio, tanto sforzo da parte dei politici e mass media di far conoscere agli Italiani l'introduzione nel 2012 del principio del “pareggio di bilancio” che modificava diversi articoli della Costituzione.
Eh, no; in quel caso il Parlamento votò con maggioranza quasi bulgara le norme imposte dagli organismi sovranazionali europei non eletti e indipendenti dalla volontà popolare. Norme assolutamente contrastanti con i valori fondanti del Paese e lesive degli interessi nazionali. Anzi, in quel caso tutti d'amore e d'accordo, dal centro sinistra al centro destra, per mandare in naftalina lo stesso principio cardine della nostra democrazia, cioè quello che stabilisce che “l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Si dimenticarono che l'obbligo del perseguimento del pareggio di bilancio fa proprio a pugni con il concetto stesso di favorire quel lavoro sulle cui fondamenta si edificò l'Italia. Si dirà che in quella circostanza “così voleva l'Europa”; il solito ritornello per giustificare le reali violenze ai diritti conquistati dai nostri padri con il sangue.
Che strano, quando c'è di mezzo la divina parola degli oligarchi europei strettamente legati al mondo della grande finanza internazionale non si sentono quei fuochi di artificio mediatico che, altresì, rappresentano la norma quando a parlare sono le voci della servitù.
Dov'erano quelli che ora starnazzano con grida e chiacchiere inutili quando la Costituzione Italiana veniva concretamente macellata su ordine degli squali di Bruxelles in giacca e cravatta? Oh, perbacco; dimenticavo, sedevano tranquillamente sui banchi del Parlamento e negli eleganti studi televisivi a dissertare di come meglio inchinarsi di fronte al potere del denaro.