"Nulla" poesia di Fernando Pessoa
mercoledì 27 aprile 2016
sabato 23 aprile 2016
giovedì 21 aprile 2016
"La Ricchezza non si Distrugge, si Trasferisce."
Cari amici, il problema principale
della nostra esistenza viene coperto da una coltre nebbia costruita
artificialmente sull'inganno. Ormai la nostra vita è basata su un
assioma: il denaro. Tutto si muove intorno ad esso, si lavora per
guadagnarlo, si ruba per ottenerlo e, soprattutto, si organizzano
periodiche crisi o spregevoli conflitti per spostarlo di mano. Un
continuo travaso di ricchezza dalla quasi totalità della popolazione
mondiale ad alcuni milioni di individui che, in tal modo, gonfiano
ancor di più le loro già capienti tasche. Pensate che stia
esagerando o che dica enormi sciocchezze? Possibile; tuttavia,
proviamo per un attimo a ragionare insieme, adoperando come strumento
dati macroeconomici; gli unici -forse - che possono consentire di
farci comprendere semplici, ma devastanti verità.
Vi ricordate la famosa crisi
finanziaria del 2007-2008 partita dagli Stati Uniti? Bene, sapete
quanto era il debito mondiale in quell'anno? Intorno ai 140 mila
miliardi di dollari. Lo so, ci risulta difficile soltanto immaginare
una tale cifra, comunque si sta parlando di 140 trilioni di dollari.
E sapete a quanto ammontava nel 2014? a
quasi 200 mila miliardi di dollari, cioè 200 trilioni di dollari.
Oh, perbacco! In pochi anni il debito
di tutte le nazioni del mondo è aumentato di circa 60 mila miliardi
di dollari, cioè 60 trilioni di dollari.
Facciamoci tre semplici domande:
1)Perchè è aumentato in maniera così
drammatica il debito in questo breve periodo?
2)Da dove sono state prese queste
enormi risorse finanziarie?
3)Dove diavolo è andato a finire
questo oceano di soldi?
Le risposte sono drammatiche.
1)Il debito è aumentato per via dei
numerosi pilotati “salvataggi” (ho appositamente usato le
virgolette) di grandi banche internazionali e delle strutture
finanziarie sotto di esse.
2)Le risorse per aiutare queste
tentacolari compagnie sono state prese, in ultima analisi, attraverso
drastici prelievi fiscali o tagli draconiani alla spesa pubblica.
Insomma, le risorse sono state succhiate dal popolo.
3)La risposta alla terza domanda è la
più sconvolgente. Una buona parte del denaro tolto alla gente è
andato ad incrementare la potenza finanziaria delle grandi banche ed
istituzioni ad esse collegate che hanno visto così incrementare la
loro già incredibile influenza.
E non è finita qui. Alcune banche
dichiararono di aver perso montagne di quattrini e, di conseguenza,
vollero - per la tanto strombazzata stabilità del sistema - un
salvagente pieno di nuova moneta. Ora risulta del tutto evidente che
altre entità guadagnarono da quelle perdite. Insomma, c'è chi ha
vinto e c'è chi ha perso; il denaro si è semplicemente trasferito
da quello meno bravo a quello più in gamba. Quindi, anche in quella
famosa crisi ci sono stati soggetti che hanno ricavato enormi
profitti dai guai di altri. E tutto questo ancor prima che si
innescasse il meccanismo di aiuto delle nazioni con il conseguente
aumento del debito pubblico.
In pratica, prima diverse grandi banche
hanno perso del denaro che si è travasato da qualche altra parte
(forse nei conti offshore aumentati nel frattempo di molti trilioni
di dollari?); poi si sono riempite nuovamente lo stomaco con i soldi
provenienti dagli Stati che, a loro volta, li hanno presi da noi
tutti con le tasse o la riduzione della spesa sociale.
Però, è una bella immagine quella che
vede pensionati, operai, impiegati, invalidi, artigiani, piccole e
medie aziende aprire il portafoglio per far godere sino alla morte
gli amati banchieri. Ho specificato sino alla morte, poiché con essa
si arriva all'utilizzazione dell'attrezzo indicato in una
straordinaria poesia scritta da un famoso artista italiano: “A
Livella”.
Ah, dimenticavo di dire un'ultima cosa.
I numeri che ho indicato sopra provengono dallo studio di una nota
società, la Mckinsey, che ha come clienti le principali aziende
mondiali e che suggerì...oh perbacco, sentite questa: degli approcci
alternativi a quelli attuati dai governi per far fronte ai debiti,
cioè vendita di beni pubblici, imposizione di tasse una tantum sulla
ricchezza e programmi per la ristrutturazione del debito. Magnifico!
Un'importantissima azienda che funge da consulente per quasi tutte le
grandi banche e multinazionali del mondo, che analizza le ragioni
della crisi prodotte dai suoi stessi clienti e che, infine, fa uscire
dal cilindro la magica soluzione: “Spremere il Popolo!”
Quanto sdegno dovrebbe nascere in tutti
noi. Mi viene in mente l'episodio sulla privatizzazione dell'acqua e
del relativo referendum che ho narrato nel mio ultimo libro; in
quella circostanza fu la Deutsche bank a fungere da interessato
consulente alla Commissione Europea.
Cari amici, con l'ultima pilotata crisi
i vertici della catena di dominio sulla terra hanno divorato senza
alcun freno una buona dose della felicità di noi tutti giungendo ad
ipotecare anche quella delle nostre future generazioni. E non è
finita!
P.S.
Tanto per gradire.
-Il reddito di 85 paperon de paperoni
equivale a quello di metà dell'intera popolazione mondiale. (fonte:
Oxfam)
-147 banche e compagnie controllano
quasi la metà dell'intera ricchezza mondiale (fonte: Swiss Federal
Institute of Technology di Zurigo)
Alfred B. Revenge
domenica 17 aprile 2016
venerdì 15 aprile 2016
martedì 12 aprile 2016
sabato 9 aprile 2016
Pablo Neruda. "Saprai che non T'Amo e che T'Amo"
"Saprai che non t'amo e che t'amo" poesia di Pablo Neruda.
mercoledì 6 aprile 2016
Rabindranath Tagore. "Quando mi Passò Accanto"
"Quando mi Passò Accanto" poesia di Rabindranath Tagore.
lunedì 4 aprile 2016
Hermann Hesse. "Come Pesano Queste Giornate."
"Come Pesano Queste Giornate" poesia di Hermann Hesse.
sabato 2 aprile 2016
venerdì 1 aprile 2016
"Il Dio Denaro e il Suo Angelo Sterminatore: il Petrolio"
Cari Amici, oggi è il primo aprile ma
la notizia è vera. Ancora uno scandalo all'interno del governo
italiano con le dimissioni di Federica Guidi, ministro per lo
sviluppo economico.
Vi invito a leggere questo breve
articolo con le intercettazioni telefoniche.
La prima osservazione che nasce
spontanea è: ammettendo la buona fede del presidente del consiglio
Renzi non appare evidente la totale incapacità nella scelta dei
più stretti collaboratori oltre che una singolare cecità nel
non vedere al suo interno situazioni del tutto anomale? La
conseguenza di una tale conclusione risulterebbe scontata; ma, come
ben si sa, la fedeltà alla propria poltrona ed alla gestione del
relativo potere è superiore a quella verso il popolo italiano.
D'altronde, cari amici, mi direte: è
la solita storia, è capitato nel passato, capita adesso e continuerà
nel futuro. Si sa che la vicinanza alle leve del comando esercita
un'attrazione irresistibile verso l'adorazione del dio in terra, il
denaro.
Nel mio ultimo libro ho scritto della
funzione di quella che ho definito “classe prezzolata”, cioè la
cinghia di trasmissione con chi detiene effettivamente il potere
sulla terra, le grandi conglomerate bancarie. E fra le tantissime
testimonianze appare, ultima in ordine di conoscenza, proprio quella
della intercettazione tra il fidanzato del ministro ed il
rappresentante della Total. Frasi inquietanti e spregevoli che
dimostrano l'assoluto disprezzo verso il popolo. Si parla del
progetto petrolifero “Tempa Rossa” i cui partner sono la Total
(al 50%), la Shell (al 25%) e la Mitsui E&P Italia B s.r.l.(al
25%).
E la Total e Shell chi sono? Oh,
perbacco, sono tra le più importanti compagnie al mondo e tra le
prime nel settore del petrolio e del gas.
E chi controlla questi colossi? Oh,
perbacco! Una semplice ricerca sulla rete porta ad evidenziare la
presenza di un azionariato con le consuete siglette di cui parlai
giorni fa; le solite rientranti in quelle 147 che controllano il
mondo (studio della Swiss Federal Institute of technology di Zurigo).
E la Mitsui E&P Italia B srl? Una
controllata di una multinazionale giapponese Mitsui presente nel
farmaceutico, chimico, petrolifero, ecc. ecc. con principale
azionista tante altre belle siglette di origine americana, tedesca,
ecc. ecc.
Questo triste avvenimento mi rammenta
una storia del passato; quando a un grande uomo fu impedito di
denunciare pubblicamente un incredibile fatto di corruzione proprio
nel settore dello sfruttamento delle risorse petrolifere nazionali.
Mi riferisco alle tangenti pagate il secolo scorso dalla Sinclair Oil
(con alle spalle la banca e la Standard Oil di J.D. Rockefeller) ai
vertici del governo fascista e della stessa casa reale italiana.
Giacomo Matteotti fu assassinato il 10 giugno 1924, un giorno prima
della prevista denuncia in parlamento.
E la destinazione finale di tutti gli interessi principali è verso i grandi banchieri internazionali che da lontano tessono le fila di una mostruosa
ragnatela tesa ad imbrigliare per sempre la libertà di pensare ed
agire dei popoli.
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