Cari Amici, oggi è il primo aprile ma
la notizia è vera. Ancora uno scandalo all'interno del governo
italiano con le dimissioni di Federica Guidi, ministro per lo
sviluppo economico.
Vi invito a leggere questo breve
articolo con le intercettazioni telefoniche.
La prima osservazione che nasce
spontanea è: ammettendo la buona fede del presidente del consiglio
Renzi non appare evidente la totale incapacità nella scelta dei
più stretti collaboratori oltre che una singolare cecità nel
non vedere al suo interno situazioni del tutto anomale? La
conseguenza di una tale conclusione risulterebbe scontata; ma, come
ben si sa, la fedeltà alla propria poltrona ed alla gestione del
relativo potere è superiore a quella verso il popolo italiano.
D'altronde, cari amici, mi direte: è
la solita storia, è capitato nel passato, capita adesso e continuerà
nel futuro. Si sa che la vicinanza alle leve del comando esercita
un'attrazione irresistibile verso l'adorazione del dio in terra, il
denaro.
Nel mio ultimo libro ho scritto della
funzione di quella che ho definito “classe prezzolata”, cioè la
cinghia di trasmissione con chi detiene effettivamente il potere
sulla terra, le grandi conglomerate bancarie. E fra le tantissime
testimonianze appare, ultima in ordine di conoscenza, proprio quella
della intercettazione tra il fidanzato del ministro ed il
rappresentante della Total. Frasi inquietanti e spregevoli che
dimostrano l'assoluto disprezzo verso il popolo. Si parla del
progetto petrolifero “Tempa Rossa” i cui partner sono la Total
(al 50%), la Shell (al 25%) e la Mitsui E&P Italia B s.r.l.(al
25%).
E la Total e Shell chi sono? Oh,
perbacco, sono tra le più importanti compagnie al mondo e tra le
prime nel settore del petrolio e del gas.
E chi controlla questi colossi? Oh,
perbacco! Una semplice ricerca sulla rete porta ad evidenziare la
presenza di un azionariato con le consuete siglette di cui parlai
giorni fa; le solite rientranti in quelle 147 che controllano il
mondo (studio della Swiss Federal Institute of technology di Zurigo).
E la Mitsui E&P Italia B srl? Una
controllata di una multinazionale giapponese Mitsui presente nel
farmaceutico, chimico, petrolifero, ecc. ecc. con principale
azionista tante altre belle siglette di origine americana, tedesca,
ecc. ecc.
Questo triste avvenimento mi rammenta
una storia del passato; quando a un grande uomo fu impedito di
denunciare pubblicamente un incredibile fatto di corruzione proprio
nel settore dello sfruttamento delle risorse petrolifere nazionali.
Mi riferisco alle tangenti pagate il secolo scorso dalla Sinclair Oil
(con alle spalle la banca e la Standard Oil di J.D. Rockefeller) ai
vertici del governo fascista e della stessa casa reale italiana.
Giacomo Matteotti fu assassinato il 10 giugno 1924, un giorno prima
della prevista denuncia in parlamento.
E la destinazione finale di tutti gli interessi principali è verso i grandi banchieri internazionali che da lontano tessono le fila di una mostruosa
ragnatela tesa ad imbrigliare per sempre la libertà di pensare ed
agire dei popoli.
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