sabato 16 luglio 2016

"Il Denaro: Fonte di ogni Miracolo"

Cari amici, sicuramente vi sarà capitato di osservare in televisione o su internet uomini di una certa età, fisicamente brutti, ma circondati da donne molto più giovani e particolarmente attraenti. Sono convinto che la vostra prima esclamazione sia stata: “Gli stanno vicino solo perché ha i soldi, se fosse stato uno qualsiasi non lo avrebbero degnato di uno sguardo.”
Il denaro, quindi, riesce lì dove madre natura fallisce; trasforma i brutti in belli.
Ma non è finita.
Quante volte abbiamo visto persone poco intelligenti omaggiate come geni perché dotate di un portafoglio ben capiente. Il denaro, pertanto, riesce a incrementare il numero dei neuroni necessari a formare la più efficace tra le reti neurali biologiche.
Altro che scienza, altro che medicina, altro che Dio. E' il denaro la vera fonte di ogni miracolo!
Pensate che stia esagerando? Pensate che il caldo di questa estate abbia offuscato la mia mente? Possibile, tuttavia riflettiamo insieme per pochi minuti.
Ogni giorno i media esaltano il potere del denaro dedicando spazio e tempo ai soggetti inseriti nei posti chiave dell'industria, della politica, dello sport e della finanza. Appaiono come i custodi della cattedrale dedicata al culto dell'unico e vero dio in terra.
Eppure da questo tempio vengono emarginati altri valori considerati fuori corso quali l'onestà, l'etica, il rispetto, il senso dell'onore. Non a caso quando vengono esaltate le doti di questi così detti vip stranamente non si esaminano con la dovuta accuratezza i costi pagati per il loro successo; quindi nessuna attenzione per i compromessi, la corruzione, la sofferenza di coloro che si son trovati a fare le spese dell'ascesa sull'Olimpo dei pochi eletti. La ragione? La certezza sugli effetti miracolosi del denaro; la moneta intesa come entità esente da ogni dubbio umano.
Al riguardo ricordo le parole dello scrittore Charles Péguy: “Per la prima volta nella storia del mondo il denaro è un padrone senza limiti e senza misura. Per la prima volta nella storia del mondo il denaro è solo in faccia allo spirito, ed è anche solo in faccia alle altre materie; per la prima volta nella storia del mondo il denaro è solo davanti a Dio. Ha raccolto in sé tutto quanto c'era di velenoso nel temporale e adesso è fatta. Per non si sa quale aberrazione di meccanismo, per una svista, per un disordine, per un mostruoso impazzimento della meccanica, quello che doveva servire soltanto allo scambio ha completamente invaso il valore da scambiare. Non bisogna dire solo che nel mondo moderno la scala dei valori è stata capovolta. Bisogna dire che è stata annientata dacché l'apparato di misura, di scambio e di valutazione ha invaso tutto il valore che esso doveva servire a misurare, scambiare, valutare. Lo strumento è diventato la materia, l'oggetto e il modo.”
E' come se al termometro fosse data un'importanza superiore a quella della sua effettiva funzione; non più strumento per misurare la temperatura del corpo umano, ma esso stesso valore a cui fare riferimento per la vita.
Il denaro è al centro di ogni aspirazione, in grado di compiere miracoli prodigiosi. Chi mai potrebbe rendere cieco chi vede, sordo chi ascolta o muto chi ha eloquente favella? Ma, certo; il denaro, con la sua speciale qualità di capovolgere i sensi umani corrompendo mente, cuore ed anima. Avete mai visto il dipinto “i sette peccati capitali” attribuiti a Hieronymus Bosch? Bene, come foto inserisco la scena relativa all'avarizia; dove un giudice corrotto, mentre ascolta un povero diavolo che gli domanda giustizia, intasca con la mano sinistra i soldi per emettere una sentenza in nome del dio denaro e non dell'equità.
Questa droga millenaria ci fa sognare di essere abili illusionisti, capaci di esaudire ogni realtà, qualsiasi desiderio. Il denaro è ormai al centro di tutta la nostra esistenza, fonte di ogni miracolo. Ed in tutto questo diabolico miraggio l'essere umano ha dimenticato la lezione più semplice, quella di avere nella testa un cervello pensante e non semplice carta colorata.
Per un attimo mi sostituisco all'archeologo dell'università di Cincinnati che un anno fa ha ritrovato a Pylos, nel Pelopponeso, la tomba di un antico guerriero.
<Che straordinaria scoperta! Dopo tanta fatica finalmente sono riuscito a trovare una tomba in legno sotto le rovine del palazzo di Nestore, edificato circa tremila anni fa. I gioielli in oro fino e gli anelli preziosi hanno mantenuto la loro forma scintillando come sempre. La spada in bronzo, i vasi d'argento e i pettini d'avorio conservano ancora la struttura originaria nonostante il tempo trascorso. In più tantissimi ulteriori monili e preziosi che testimoniano la ricchezza e l'elevato status sociale del guerriero. Solo una cosa risulta ormai deteriorata, il corpo dell'uomo. In effetti, quelle poche ossa appaiono come oggetti in mezzo a tanti altri; solo che non brillano, non sono di valore come gli altri, sono resti spenti di una vita antica. Che strana sensazione ora sto provando; una sorta di angoscia spettrale. Un corpo chiuso in un piccolo spazio con il tesoro raccolto in vita, probabilmente sottratto ad altri esseri umani. Forse pensava di goderselo nell'aldilà? Purtroppo, non è così. Il tesoro è rimasto intatto nella sua bellezza; il guerriero, un tempo ricco e temuto, si è trasformato in arida polvere.>











venerdì 15 luglio 2016

Ancora un Attentato.

Ancora un drammatico attentato. Ormai gli esseri umani ridotti ad essere semplici birilli per assurde logiche religiose-politiche e finanziarie. Un dolore immenso nel veder strappare la vita a persone innocenti, a piccole creature che desideravano soltanto sorridere e giocare.
 

martedì 5 luglio 2016

"A Proposito della Poesia"

Ma cos'è la poesia?
Una semplice domanda a cui ho risposto, però, dopo averci pensato a lungo.
Io penso che la poesia sia la macchina fotografica della coscienza. Con essa fermiamo le immagini della realtà facendole passare dal filtro dei nostri sentimenti.
Sì, la poesia è lo sforzo dell'essere umano di riprendere l'essenza della natura attraverso la propria sensibilità utilizzando la parola. E' come se ci fosse una sorta di fusione tra realtà e desiderio per mostrare, con altri occhi, la nostra esistenza.
Chissà; forse con la poesia si ritorna a giocare come fanciulli, quando la mente era come una spugna pronta a raccogliere la bellezza ed il fascino della creazione.


lunedì 4 luglio 2016

"A Proposito della Cortesia"

Io penso che la cortesia, cioè la somma delle antiche e semplici buone maniere, rappresenti un'autentica virtù. E non mi riferisco ad azioni di servilismo, all'interessata adulazione o alle maniere affettate e prive di sincerità; bensì alla dimostrazione di rispetto per se stessi e per gli altri senza alcuna distinzione tra ricchi e poveri, tra umili e potenti di turno.
Purtroppo vedo con maggiore frequenza gli arroganti, i presuntuosi, chi fa sfoggio esibizionistico del prestigio professionale o della propria ricchezza, chi parla con il gusto di ferire il prossimo e chi pensa di essere sempre nel giusto criticando tutti aspramente. Ma, soprattutto, osservo con disappunto quelli che mai hanno comprensione delle altrui debolezze pur pretendendone tanta per le loro. Sembra quasi che nel mondo sia in aumento la categoria di chi consideri la terra una personale proprietà valutando i propri simili come fastidiosi ostacoli.
Chissà, forse la cortesia è quel valore che ci può far capire come i rapporti con gli altri debbano essere guidati dall'umiltà, dalla delicatezza e anche da un pizzico di fiducia in più.