sabato 11 aprile 2020

La verità modificata dalle parole.


Una breve premessa. Il 9 aprile l'Eurogruppo ha trovato l'accordo sul documento economico per fronteggiare la crisi del coronavirus: un pacchetto da 500 miliardi di cui ben 200 miliardi attraverso l'ormai ben noto MES. Al riguardo si sottolinea che l'accordo tra i ministri finanziari dell'Unione Europea prevede espressamente:
“Il solo requisito per accedere alla linea di credito del MES sarà che gli Stati si impegnino a usarla per sostenere il finanziamento di spese sanitarie dirette o indirette, cura e costi della prevenzione collegata al Covid-19. La linea di credito sarà disponibile fino alla fine dell'emergenza. Dopo, gli Stati restano impegnati a rafforzare i fondamentali economici, coerentemente con il quadro di sorveglianza fiscale europea, inclusa la flessibilità.”
Bene, si può quindi affermare che l'accordo prevede la possibilità per uno Stato europeo di ottenere un prestito oneroso dal MES a due precise condizioni (obbligo di destinazione e impegno a rientrare nei ranghi dell'austerità).
Prima osservazione:
Di fronte a una crisi senza precedenti l'Unione Europea fa uscire dal cilindro la soluzione di prestare soldi con interessi (soluzione peraltro comune a tutti gli altri strumenti proposti). Insomma, il debito come mezzo per salvare vite umane e affrontare il disastro socio economico. Grazie! quanta generosità di fronte alla sofferenza e alla morte. Questa sarebbe la tanto proclamata solidarietà europea?
Seconda osservazione:
Il Premier Conte aveva dichiarato nei giorni precedenti all'accordo che il MES non era idoneo per l'Italia e che soltanto lo strumento degli Eurobond risultava utile per affrontare la tragedia in corso. Quindi: No al MES e Sì agli Eurobond (o Coronabond). Bene, l'intesa nell'Eurogruppo (presente il Ministro dell'economia Gualtieri) prevede esattamente il contrario: Sì al MES e No agli Eurobond.
Terza osservazione:
Il Premier Conte ha solennemente dichiarato nella conferenza stampa di ieri 10 aprile che “l'Italia non ha bisogno del MES” e che risulta presente nell'accordo solo perché altri Stati hanno chiesto di inserirlo.
Bene, allora vuol dire che il desiderio del MES di altri Paesi è stato accolto, mentre quello dell'Italia sugli Eurobond è stato rinviato a data da destinarsi. Inoltre, cosa ancora più importante, al Presidente del Consiglio forse è sfuggito un piccolo particolare. Se alcuni Stati dovessero chiedere prestiti sino a raggiungere i 200 miliardi previsti il MES da dove prenderebbe i soldi per la successiva erogazione? Dal suo capitale sociale (versato circa 80 miliardi, sottoscritto oltre 700 miliardi). Al riguardo bisogna ricordare che la quota dell'Italia è di oltre 125 miliardi di euro, attualmente versata per circa 15 miliardi. Quindi, il Premier Conte ha dimenticato di dire che i soldi del MES destinati ad essere prestati provengono anche dall'Italia; ha dimenticato di dire che secondo il documento del Parlamento Europeo dal titolo “The European Stability Mechanism: Main Features, Instruments and Accountability” la cifra sottoscritta e non ancora versata può essere richiamata in qualsiasi momento, in caso di bisogno (per l'Italia circa 110 miliardi). In soldoni, se altri Paesi dovessero chiedere l'intervento del MES l'Italia correrebbe il rischio concreto di versare decine di miliardi di euro senza ricevere nulla in cambio. Non sarebbe una beffa? L'Italia non può ricorrere al MES per evitare il pericolo di un “commissariamento” della Troika, però è costretta a versare fior di quattrini allo stesso MES per sostenere altre nazioni.
In sintesi, al MES i soldi li dobbiamo dare (sì, il verbo dovere è d'obbligo) ma mai poterli ricevere senza mettersi opportunamente proni. Il risultato sarà sempre che l'Italia avrà versato miliardi e miliardi di euro senza possibilità di utilizzo, neanche per la sopravvivenza dei propri cittadini. Che assurdità!
Quarta osservazione:
Se l'intera compagine governativa continua ad affermare che mai ricorrerà al MES per quale motivo il Ministro Gualtieri ha negoziato per diverse settimane le condizioni a cui accedere allo stesso MES?
A questo punto non posso che domandare al Premier Conte per quale incredibile ragione l'Italia ha sottoscritto un accordo nell'Eurogruppo che prevede proprio l'impiego del MES? Se fosse stato veramente contrario al suo utilizzo avrebbe dato istruzioni al suo ministro dell'economia di porre il veto su uno strumento non utile all'Italia e non di dargli il via nell'interesse di altri Paesi. Altresì; gli eurobond, secondo Conte principale strumento finanziario utile all'Italia, sono stati messi in naftalina per il veto di Germania, Olanda ecc.
Mi sembra che gli attuali leader governativi italiani utilizzino una strana strategia per tutelare gli interessi nazionali, da un lato trattano e danno il via a strumenti che possono danneggiarci e dall'altro alzano una muraglia su quelli che possono realmente aiutarci a superare questo drammatico periodo.
Alcuni giorni fa scrissi della trappola riservata all'Italia da Germania e soci, ora mi ritrovo ad osservare come il governo italiano ci stia cadendo dentro.
Io penso che le tante parole dette da autorevoli nostri esponenti politici modifichino la verità dei fatti reali applicando, tra l'altro, l'indegna tecnica dello “scaricabarile”.
Non posso che concordare con questa dichiarazione di Wolfgang Munchau, editorialista del Financial Times e Corriere della Sera:
“L'accordo dell'Eurogruppo non è buono per l'Italia e il Sud Europa. Come spesso accade vediamo un ministro delle finanze italiano che accetta un accordo che alla fine non è nel migliore interesse del suo Paese. Il momento per i coronabond sta svanendo”.
A questo punto mi auguro che l'intero governo italiano si presenti ai prossimi appuntamenti europei con l'obiettivo di tutelare concretamente gli interessi nazionali e non di presunti amici che sventolano il cappio dell'usura.

Alfred B. Revenge


















giovedì 2 aprile 2020

La trappola sta per scattare


La trappola costruita dalla Germania e soci sta per scattare con la colpevole collaborazione del governo italiano.
Nel momento di maggiore debolezza dell'Italia causata dal “Coronavirus” gli spietati euro-burocrati guidati dalla Germania stanno costruendo la corda per impiccare la dignità, la libertà e il risparmio degli Italiani.
La storia è molto semplice, l'attuale Presidente del Consiglio Conte sostenuto dai tifosi dell'Europa a tutti i costi ha concesso ai Paesi adoratori dell'austerità due settimane per dare una risposta al suo finto ultimatum inerente la possibilità di emettere i tanto sbandierati eurobond o coronabond o coronavirus.
Due settimane? Il bollettino giornaliero della protezione civile indica ormai morte, dolore e sofferenza e il Premier che fa? Dona due settimane di tempo a chi sino a questo momento se n'è fregato degli Italiani, a chi ha elargito soltanto parole di falsa vicinanza (vedi il “siamo tutti italiani”o il più recente “scusa, Italia. Siamo con voi” della Von der Leyen), a chi aspetta che raggiungiamo la disperazione per colpire più duramente.
Già, la trappola sta per scattare; il Presidente della Commissione Europea dichiara che si sta per creare un fondo per salvare i lavoratori europei e Conte, Gentiloni e compagni esprimono la loro soddisfazione. E questo fondo come sarebbe alimentato? Dalle prime indicazioni da “garanzie” degli Stati Europei (cioè una sorta di fidejussioni) che andrebbero a sostenere l''emissione di titoli da parte di enti europei (MES, ecc.) da vendere sul mercato e il cui ricavato si presterebbe ai richiedenti (Italia, Spagna, ecc.). Insomma, sempre debito, debito e ancora debito. E la cosa più inquietante è che questo lo faranno scattare, a mio parere, quando il tempo sarà ancora più brutto (usando la terminologia di Lincoln); la gente sarà disperata e questa iniezione di liquidità verrà marcata come una grande vittoria del Governo Italiano.
Inteso? Prima si stringe il cappio intorno alla gola dell'Italiano facendogli mancare l'aria e poi lentamente lo si libera facendo passare il tutto come un grande gesto di generosità. La classica azione degli usurai e dei loro burattini (politici incompetenti o imbelli)!
In seguito gli strozzini ricorderanno come il debito dell'Italia sia ancora più alto e allora scatteranno le solite regole dell'Unione Europea che prevedono austerità, austerità e austerità per i Paesi troppo indebitati. Quindi, l'Italia dopo che la buriana sarà passata si troverà costretta a ridurre il debito con l'adozione di misure drastiche quali ulteriori tagli alla spesa sociale, nuove tasse e, soprattutto, inevitabili patrimoniali utili a privare i cittadini italiani dei loro averi.
Il solito travaso della ricchezza dal popolo alla élite economico finanziaria che governa il freddo “mercato”.
Spero tanto di sbagliarmi ma dopo aver visto alla prova dei fatti l'attuale governo italiano delusione e rabbia hanno invaso la mia mente.
Come non indignarsi di fronte alla mesta figura del Premier Conte (che rappresenta tutti noi Italiani) dinanzi alla Tv tedesca dove ha tentato di elemosinare l'aiuto della più forte economia europea.
Come non indignarsi di fronte allo scarica barile del governo nei confronti delle Regioni in merito alla mancanza dei dispositivi medici (mascherine, ecc.).
Come non indignarsi di fronte alla vera elemosina concessa alle decine di migliaia di Comuni (quattrocento milioni di euro peraltro non ancora pervenuti) e all'accusa di non averli ancora erogati ai bisognosi. Quale misera beffa!
Come non indignarsi di fronte alla ignobile fornitura da parte del governo centrale di mascherine fatte di carta igienica con il fine, forse, di piazzare appalti ad aziende...simpatiche.
Come non indignarsi di fronte alle giravolte linguistiche per giustificare passeggiate con bambini, ecc. (circolare esplicativa del Ministro degli Interni).
Come non indignarsi di fronte all'eterna burocrazia che divora, anche in questo momento drammatico, quanto rimane del dinamismo degli Italiani e del loro diritto ad essere felici.
Come non indignarsi di fronte a ritardi ed errori nella lotta al coronavirus da parte della compagine governativa.
Purtroppo, io penso che la Germania e soci riusciranno a far ancora indebitare l'Italia attraverso il Mes o altre istituzioni europee con il pieno gioioso assenso dell'attuale governo. Conte e compagni riusciranno a mettersi sul petto la medaglia di grandi statisti con la motivazione che hanno impedito al popolo italiano di rimanere senza soldi durante la guerra con il Covid-19. E tutto ciò, scommetto, con l'avvallo di media compiacenti.
Quante menzogne, l'Unione Europea ci dominerà attraverso l'inganno e la fame eppure passerà come l'ancora di salvezza per il popolo italiano.
Sul punto vorrei ricordare alcune frasi tratte dal mio romanzo “Da Servo a Padrone”:
“Nella vita reale esistono due ben precise condizioni temporali strettamente connesse al potere di creazione della moneta. La prima è quella del <periodo buono> dove il denaro è facile da ottenere ed è lasciato scorrere liberamente dai suoi unici produttori generando una sensazione di falso benessere nell'intera nazione. La gente viene agevolata nel contrarre debiti per acquisire beni reali. I banchieri, esclusivi depositari di tale enorme potere, in questa fase fanno quello che vogliono visto che l'azione corruttiva verso politici e altri servi ha prodotto leggi idonee a rafforzare il loro dominio. Insomma, gli affari seguono la rotta stabilita dalla più predatrice tra le classi sociali.
La seconda condizione è quella del <periodo cattivo> il cui il denaro improvvisamente diventa scarso e risulta estremamente difficile da ottenere perché gli usurai hanno deciso di stringere i cordoni della borsa, di far circolare meno denaro. Il Motivo? Semplicissimo; creare una condizione di panico e sofferenza al fine di acquisire beni reali a poco prezzo e dimostrare al popolo quanto necessaria sia la loro presenza per stabilizzare il sistema economico e sociale. E' quella la fase in cui la servitù, cioè la politica e i mass media, entra in azione per far approvare nuove leggi a beneficio dei soliti padroni. La paura quale strumento per far passare norme ad esclusivo vantaggio di una ristretta cerchia di privilegiati. Gli alti e bassi nella vita di tutti gli esseri umani dipendono esclusivamente dal volere di chi è sovrano della moneta.”
Ma è mai possibile che uno Stato per ottenere denaro può solo indebitarsi sul mercato?
In tutta questa fase di crisi si parla solo di far debito. Non esistono altre soluzioni? Certo che esistono e sono di una semplicità disarmante, eppure quasi nessuno ne parla (pur rimanendo nell'area euro: BCE stampa denaro per acquistare titoli di stato irredimibili a tasso zero, contributi a fondo perduto, BCE stampa denaro per distribuirlo direttamente a cittadini e imprese, ecc.). La ragione? Sono strumenti che andrebbero a colpire i privilegi di strutture che non rispondono ai popoli (BCE, MES, ecc.) e principi ottusi quali l'inflazione tendente allo zero voluti da Paesi come la Germania.
Io penso che la vicenda del coronavirus stia dimostrando come l'Unione Europea (Trattati, BCE, Euro, MES, ecc. ) dipenda esclusivamente dal volere di chi è sovrano della moneta.
Forse sarebbe l'ora di pensare a un piano di salvezza nazionale che preveda misure idonee a preservare ciò che rimane della sovranità del popolo italiano.

Alfred B. Revenge