lunedì 29 febbraio 2016

Alfred B. Revenge. "La Guida"

Cari Amici, oggi porto alla vostra attenzione una mia breve poesia composta per esorcizzare il timore di non poter più proteggere le persone care. Come ebbi modo di scrivere tempo fa non so se esiste una vita oltre la vita, non ho una fede così profonda da consentire di avere certezze assolute sul suo prosieguo; anzi, la mente razionale rifiuta una tale ipotesi. Altresì, il cuore concede una speranza diversa; quella che un qualcosa all'interno di ogni essere umano sopravvive ai limiti stessi del corpo materiale. Cari Amici, è il mio eterno paradosso; una irrefrenabile forza che si scontra contro un irremovibile ostacolo. Beh, non voglio seccarvi troppo con le mie riflessioni. Vi auguro un felice inizio settimana e spero che questi versi siano graditi.
 
 

sabato 27 febbraio 2016

"A Proposito del Caos in Siria"

Oggi ho letto su alcuni quotidiani che l'artiglieria turca ha bombardato le forze della milizia curda che lotta contro l'Isis nella provincia di Raqqa vicina al confine con la Turchia. I jihadisti hanno, a loro volta, attaccato la cittadina di Tal Abjad controllata dai curdi. A sostegno delle forze curde sono intervenuti gli aerei della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. Quindi, si deduce che quando sono i turchi ad attaccare i curdi per la coalizione risulta tutto perfettamente normale; altresì, quando sono quelli dell'Isis ad aggredire il discorso muta radicalmente. Ma questo è veramente un comportamento schizofrenico, a meno che non si voglia affermare il principio che i turchi possono bombardare i curdi, quelli dell'Isis no. Chissà, forse  i proiettili usati dal paese ottomano hanno ricevuto un'educazione sicuramente più raffinata e nobile.
 
 

venerdì 26 febbraio 2016

Vincenzo Cardarelli. "Abbandono"

Cari Amici, oggi porto alla vostra attenzione una poesia di particolare intensità di Vincenzo Cardarelli. Pur nell'evidenza espressiva del dolore il poeta utilizza un linguaggio delicato paragonando la donna amata ad una colomba.




martedì 23 febbraio 2016

"Lettera Aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri"

Caro Presidente,
sono un comune cittadino italiano e le scrivo per rivolgerle una precisa domanda. Lei ha l'onore di servire il nostro grande Paese e, sicuramente, la sua agenda è ricca di impegni; pertanto, non la seccherò con le solite richieste che le pervengono da infinite fonti. Andrò diretto al cuore del problema, alla radice della crescente infelicità del popolo italiano.
Signor Presidente, lei ben sa che chi controlla nel mondo il denaro ed il suo afflusso nei sistemi economici dei vari Stati è un sistema organizzato di Banche Centrali; in Europa la Banca Centrale Europea, negli Stati Uniti la Federal Reserve e così via per tante altre nazioni.
Lei ben sa che chi coordina queste entità sovra-nazionali è la Banca dei Regolamenti Internazionali con sede a Basilea, nello splendido paesaggio del paese elvetico.
Lei ben sa che tutte queste entità gestite da banchieri-tecnocrati mai eletti o scelti dal popolo godono di uno status speciale che concede un'autonomia assoluta, totale immunità, completa indipendenza nelle scelte di politica monetaria e persino la segretezza assoluta. Insomma, rappresentano una sorta di Stato con l'esercito più potente al mondo, quello del denaro.
Signor Presidente, senza alcun dubbio Lei è a conoscenza che il compito dichiarato da queste autonome entità è mantenere la stabilità monetaria e finanziaria. Nel caso dell'Italia questo raffigura ormai da anni una sorta di assioma. E per mantenere questo obiettivo di “Stabilità” il nostro Paese ha percorso una lunga strada iniziata nel 1981 con il famoso divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia ed ampliata dopo l'introduzione dell'Euro e la conseguente perdita della sovranità monetaria. E per sostenere questa “Stabilità” da anni lo Stato Italiano deve rivolgersi alle banche private per ottenere i finanziamenti necessari ad andare avanti.
Sono certo che Lei ben sa che la motivazione fornita dalle Banche Centrali è sempre stata: uno Stato Sovrano che può emettere liberamente moneta porta inevitabilmente a far lievitare la richiesta di denaro e dei prezzi generando inflazione. Una situazione considerata tragica per il popolo. Altresì, indebitarsi con le banche private – sempre per gli Istituti Centrali - è considerato un bene visto che queste ultime utilizzano denaro già esistente e, quindi, senza rischio di produrre il male assoluto, cioè l'inflazione.
Bene, dopo queste brevi e semplici considerazioni è giunto il momento di farle la domanda.
Caro Presidente, allora mi vuole spiegare per quale incredibile ragione le banche private possono creare nuova moneta dal nulla quando concedono un prestito?
Sono certo che con i suoi valenti consiglieri economici riuscirà a spiegare l'arcano. Al limite potrà sempre chiedere direttamente alla Banca Centrale Europea del perché l'Italia non può più creare denaro ma le banche private sì. Forse la ragione è che si priverebbe agli amati banchieri la possibilità di incassare enormi quantità di interessi con cui accumulare in eterno la loro personale ricchezza?
Comunque, caro Presidente, quale membro del popolo di cui lei è al servizio la ringrazio per l'attenzione e rimango in religiosa attesa della risposta alla domanda. Ah, dimenticavo! Le statistiche ufficiali dicono che la mia residua speranza di vita è di circa vent'anni. Se non ce la facesse a dare una risposta nell'arco di questo periodo non si preoccupi. Sono certo che avremo modo di parlarne personalmente lì dove al “dio denaro” è vietato l'ingresso.
Alfred B. Revenge (perdonerà il vezzo di firmare con il mio pseudonimo letterario)


domenica 21 febbraio 2016

" L'ipocrisia dell'Unione Europea"

Cari amici, stiamo assistendo a continui contrasti tra i paesi che si dicono membri dell'unione europea. Che insolita e bizzarra unione vista la ricchezza di egoismi nazionali, di ottusità e di palesi reciproche minacce. Un esempio fra tanti; la Grecia è in subbuglio con scontri nelle strade e con la gente comune ormai strangolata dagli ultimatum dell'unione europea rinchiusa nel panzer tedesco. Il paese ellenico non riesce più ad andare avanti stretto com'è dalle tasse e dai tagli sociali imposti dalla troika al fine di far pagare i debiti alla onnipresente Germania; di fatto sta alla fame con l'economia completamente distrutta. Eppure ci sono stati europei che minacciano di escluderlo dal trattato di Schengen se non si tiene entro i suoi confini la marea di profughi che il tanto coccolato Erdogan gli sta scaricando. Già; il leader della Turchia, colui che ha favorito la forte islamizzazione del paese e che guarda all'Europa solo ed esclusivamente in termini di sfruttamento economico e religioso. E la graziosa cancelliera Merkel cosa fa per risolvere il problema profughi? Fa concedere dall'unione europea alla Turchia un aiuto economico di tre miliardi di euro per non far scappare troppi disperati ed alla Grecia un bel calcio in faccia con la velata minaccia di espulsione da Schengen. Insomma, dopo la tragedia finanziaria ed economica adesso si vuole portare la Grecia ad una catastrofe demografica ed umanitaria? Ma che diavolo di strategia è mai questa? Aiutare i turchi che giocano al rialzo chiedendo nuovi fondi e minacciando di aprire le porte per far entrare nuovi disperati in Europa e, nel contempo, soffocare i greci. I creditori della Grecia, cioè principalmente le banche tedesche, dissanguano il paese e poi Berlino e suoi vicini di casa pretendono dal popolo ellenico, ormai sfinito, di tenersi entro i confini centinaia di migliaia di profughi dando loro da mangiare e un tetto. Che strana unione europea, si colpisce la Grecia e si accarezza amorevolmente la Turchia. Quanta spregevole ipocrisia.

mercoledì 17 febbraio 2016

"Nati nella Dittatura delle Banche"

Purtroppo è un dato di fatto; sin dalla nostra nascita siamo cittadini della più longeva dittatura in terra, quella delle banche. Questa è la ragione per cui risulta estremamente difficile rendersi conto di ciò che realmente succede intorno a noi, delle sollecitazioni indotte che giornalmente riceviamo da chi detiene l'effettivo potere. Il nostro cervello risulta bombardato da informazioni ben studiate da tempo, da un tipo di cultura basato su un preciso principio, quello che per vivere abbiamo assoluta necessità di un bene artificiale più prezioso di qualsiasi altro esistente in natura, persino più dell'acqua e della stessa aria che respiriamo, il denaro. Saliamo su un treno il cui macchinista ha una totale indipendenza, la completa autonomia di portarci dove cavolo vuole, infischiandosene altamente di quelle che possono essere le nostre volontà. E questo macchinista, questo reale conduttore della nostra esistenza, rappresenta il più alto concentrato di potere mai visto sino ad ora nella storia dell'uomo; il potere costituito dalle grandi conglomerate bancarie. Da molto tempo dei grandi squali elegantemente vestiti in giacca e cravatta hanno ideato ed attuato un piano di una semplicità diabolica; interessi attivi continui e perenni (per loro ovviamente) in cambio della creazione dei più belli e colorati bigliettini di carta. I prestiti devono auto-generarsi affinché i Popoli e gli Stati siano costantemente sotto schiaffo a causa di un immortale finanziamento. I grandi banchieri si sono arricchiti a dismisura conquistando il privilegio di emettere moneta e permettendo alle loro stesse creature di assumere dimensioni superiori a quelle di singole nazioni. Una semplice riflessione; in quasi tutti i Paesi le ben note banche centrali hanno ottenuto leggi speciali per determinare, a prescindere dalla volontà dei cittadini e dei governi eletti, il livello dei tassi di interesse e della stessa inflazione. E da chi sono guidate queste entità sovranazionali? Da chi sono controllate? Da soggetti facenti parte sempre della stessa élite posta in cima alla catena alimentare, quella degli squali bianchi...ops, piccolo lapsus, intendevo dire quella dei banchieri. Va beh, comunque non credo ci sia molta differenza; anzi, a volte, provo un senso di comprensione verso il più caritatevole Carcharodon. In estrema sintesi siamo ormai persuasi che le banche, centrali e commerciali, siano le uniche depositarie del principale potere, quello di decidere quanti finanziamenti concedere, quanti soldini deve disporre la società nel suo complesso e, in ultima analisi, quanto deve pagare la gente e quanto deve risultare il suo livello di infelicità.

domenica 14 febbraio 2016

sabato 13 febbraio 2016

La Sofferenza del Popolo.

Purtroppo andrà sempre peggio. Questa è l'inevitabile conseguenza di una politica monetaria ormai dominata dalla Germania. ma davvero si può pensare che ridurre stipendi, salari, aumentare ancor di più il tetto dell'età pensionabile, svendere le proprietà, aumentare continuamente le tasse ed aiutare solo le banche sia la giusta strategia? Questa è solo macelleria sociale per consentire di travasare ricchezza dal popolo alla solita cerchia di individui che detiene l'effettivo potere: quello della emissione e gestione del denaro. Quando si arriverà a capire che la perdita della sovranità monetaria a favore di una entità sovranazionale, come appunto la Banca Centrale Europea, dominata da una èlite di oligarchi cresciuta e sviluppata all'interno del sistema bancario internazionale rappresenta la distruzione effettiva della felicità del popolo? Chissà, forse è già troppo tardi. La Grecia e l'Italia sono state le culle della civiltà, ora sono devastate dalla famelica avidità di chi venera un solo dio: il denaro.