Grandi personalità del
passato hanno riservato parole dure e di completa avversione verso
l'avidità di denaro e potere dei banchieri. Ci sarebbe solo
l'imbarazzo della scelta, eppure uno sopra di tutti emerge
prepotente, il numero uno; colui che dedicò la sua esistenza
all'insegnamento dell'amore, della tolleranza, della generosità;
colui che difese i deboli e gli emarginati; colui che fu l'alfiere
dei diritti delle donne; colui che lottò contro ogni gerarchia,
inclusa quella religiosa; colui che sacrificò la sua stessa vita per
il bene dell'umanità. Cari Amici, avrete già intuito che sto
parlando di Gesù Cristo, una personalità unica che ha lasciato
sulla Terra l'impronta perenne del suo cammino.
Bene, fu proprio con i
“cambiavalute”, l'antica definizione degli attuali banchieri, che
sorse uno smisurato sdegno nella mente e nel cuore dell'eccelsa
guida; fu l'unica volta in cui l'ira prese il sopravvento. I
banchieri riuscirono a far perdere la pazienza persino a Gesù
Cristo!
Tutti i vangeli classici
descrivono con unicità di significato la scacciata dei mercanti dal
tempio e la profonda indignazione del Maestro.
“Gesù entrò poi nel
tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere;
rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di
colombe e disse loro: <La mia casa sarà chiamata casa di
preghiera ma voi ne fate una spelonca di ladri.> (Vangelo secondo Matteo)
Il significato è molto
preciso; Gesù lancia il guanto di sfida a coloro che si sono
installati a casa sua (il tempio), come in un covo di briganti, per
fare affari ed ottenere profitti sfruttando la povera gente. Il suo
gesto rappresenta la rivincita del popolo contro i potenti di turno;
non a caso, cacciando i mercanti dal tempio il Maestro fa entrare gli
storpi, i ciechi, i più deboli, cioè proprio gli esclusi dal
santuario dove gerarchie ecclesiastiche e cambiavalute esercitano
senza scrupoli il loro spregevole dominio.
Gesù promosse un segnale
di libertà dalla tirannide di famelici sfruttatori, questi ultimi
risposero con l'arma a loro più congeniale: l'inganno.
Sono trascorsi circa
duemila anni nondimeno l'oppressione del popolo da parte di una
ristretta élite di individui continua con ancora maggiore forza. I
grandi santuari della finanza dove si decidono le sorti di tutti noi
sono sempre più impenetrabili e solo in pochi hanno diritto ad
accedervi; la gente rimane fuori collegata ad esse soltanto da tubi
per il trasporto di un flusso continuo di sangue.
Purtroppo, non c'è
più Gesù Cristo che possa guidarci a cacciare i moderni
banchieri-tecnocrati dai Santuari ma rimane indelebile il suo insegnamento. Quindi, chissà!
Alfred B. Revenge
(Antonio Zanchi, Gesù scaccia i mercanti dal tempio-particolare-)
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