sabato 5 settembre 2015

C'era una volta la Sovranità del Popolo Italiano!

Cari Amici,
in genere ritengo i post troppo lunghi non adatti a questo tipo di Blog, ma il forte disappunto che nasce in me nell'osservare la situazione economica e sociale della nostra Nazione mi induce a fare un piccolo strappo alla regola. Esporrò una sintesi del mio pensiero sperando con tutto il cuore di non essere troppo pesante.
Io amo profondamente il nostro Paese ed ancor oggi ho i brividi nel sentire l'inno nazionale. Sarà per questa ragione che mi turba la sempre più amara convinzione che il popolo italiano, continuando di questo passo, sarà sempre in una condizione prossima all'infelicità. Tutto ha inizio molti anni fa, con un lento ma inesorabile processo che- al fine- ha portato alla perdita della nostra sovranità monetaria ed anche costituzionale. Ormai, sempre di più, siamo in balia di decisioni di pochi che scavalcano le teste di tanti per il benessere dell'autentica élite di potere, quella delle grandi conglomerate bancarie ed industriali (non certo di quelle italiane). Pensate che persino la nostra vecchia costituzione è stata appositamente modificata per consentire il ridimensionamento dell'autonomia legislativa del Paese.
Bisogna togliersi le bende dagli occhi e comprendere che non esiste lo stato “Europa Unita”, ma singole nazioni con identità e tradizioni ben distinte e, soprattutto, con differenti interessi economici e nazionali.
Il popolo italiano è stato privato della “sovranità monetaria”!
Eppure l'articolo uno della nostra costituzione parla chiaro in merito a chi detiene la sovranità in questo grande paese.
Le conseguenze di una tale azione si stanno rivelando, giorno per giorno, in tutta la loro drammaticità; crisi perenne, aziende che chiudono, suicidi di imprenditori, famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, disoccupazione, deflazione, ecc. ecc. ecc.
Quando sento, ormai da anni, i nostri...valenti politici parlare di crescita un grido di sdegno emerge prepotente dalla mente. Ma come fanno a parlare di crescita se la massa monetaria è gestita da una banca privata che non deve rispondere a nessuno; dove le sue stesse riunioni sono segrete salvo magnanime concessione a noi umili membri del popolo (riferimento alla Banca Centrale Europea). E ricordo che tale Banca è una banca privata poiché controllata dalle banche centrali europee controllate a loro
volta...indovinate da chi...dalle grandi conglomerate bancarie europee.
Quindi, il nostro Stato non può intervenire creando moneta per lo sviluppo del paese, ma deve necessariamente prenderlo a prestito e pagarci pure gli interessi. Non esiste più la possibilità di creare moneta a credito, ma solo a debito.
E indovinate un po'; questa nazione indipendente con sconosciuta bandiera...uhm, volevo dire questa banca privata ha dimostrato grande sensibilità nei confronti di noi poveri mortali stampando e mettendo in circolazione negli ultimi anni cifre di migliaia di miliardi di euro.
L'unico problema è che questi soldi sono finiti in gran parte nelle tasche delle tante banche commerciali che hanno guadagnato in abbondanza pagando qualcosa come l'un per cento di interessi passivi e investendoli in titoli vari a tassi superiori (esempio i nostri cari BTP o le obbligazioni degli altri Paesi con maggiori problemi); domandatevi perché le principali banche desiderano che nessun Paese...debole esca dall'euro? Profitti stando seduti in poltrona; magari fosse possibile anche per un semplice operaio, un artigiano o un piccolo imprenditore. E a noi, miseri cittadini bisognosi di un reale sostegno cosa risulta entrato? Mi sembra di poter dire: una beffarda supposta. Banca che aiuta banche, Stati che aiutano banche in crisi, banche che guadagnano grazie alle regole che sono state fissate da pochi nell'interesse di pochi. E cosa dire della tanto decantata unione europea? Bene, sappiate che con
l'imposto pareggio di bilancio, per giunta inserito assurdamente nella costituzione, la crescita futura nel nostro paese sarà impossibile. Anzi, ogni anno ci saranno tolti quattrini in quantità industriale per stare dentro questi dannati parametri imposti da pochi oligarchi mai eletti. Aspettiamoci ancora tasse e riduzioni drastiche di spesa per i servizi sociali sino all'implosione finale. Quale destino avranno gli amati figli? Uno pieno di problemi, di incertezze e di disagi!
Mamma mia quanto ho scritto! Avrei da dire ancora tantissime cose (molte inserite nei miei libri), ma penso che vi avrò seccato abbastanza. Comunque desidero concludere augurando che io sia in totale errore nelle mie previsioni.
Grazie per l'attenzione.
Alfred B. Revenge
 
 

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