Il prefetto di Pesaro
Urbino ha inviato alcuni giorni fa una circolare riservata ai vertici
delle forze dell'ordine in cui ordinava di impedire ai residenti di
Borgo Santa Maria e Pozzo Alto (due quartieri dove la popolazione si
era lamentata dell'eccessiva presenza dei migranti sul territorio) di
“fare foto ai migranti e chiedere le loro generalità” (fonte:
quotidiano “Il Resto del Carlino del 15 ottobre). Questo per
evitare, secondo il prefetto, che da discussioni verbali si passi a
veri e propri scontri fisici ingenerando turbative all'ordine
pubblico.
E' sempre bene tentare di
prevenire eventuali reati, tuttavia vorrei che analogo lodevole
sforzo fosse destinato a un più efficace controllo del territorio
indirizzato a fermare, arrestare e mettere in galera i veri
criminali, peraltro aumentati sensibilmente da quando il Paese è
stato oggetto di un considerevole afflusso di clandestini. Io penso
che la giustificata preoccupazione degli Italiani dipenda dal fatto
che si sentono ancor più inquieti dopo che a una criminalità di
casa si è aggiunta una estera. Purtroppo, la realtà vede un
giornaliero bollettino di guerra; assassinii, stupri, aggressioni,
violenze di ogni genere e prepotenze. E vista la velocità con cui
gli autori dei reati, spesso migranti, vengono rimessi in libertà
genera da un lato il legittimo timore dei cittadini e dall'altro il
convincimento per i criminali importati e non di un'assicurata
impunità, qualsiasi azione indegna compiano.
Forse è proprio un
paradosso chiedere alle forze dell'ordine di impegnare il proprio
tempo nel controllare semplici foto quando nelle città si continua
impunemente a spacciare droga, a esercitare commerci irregolari, a
uccidere (vedasi il recentissimo caso del nigeriano che ha sgozzato
un Italiano al mercato Barattolo di Torino) e ad aggredire donne,
anziani e minori.
Alfred B. Revenge
http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cronaca/vietato-foto-migranti-1.3465002
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