martedì 10 ottobre 2017

"Dalla Padella alla Brace"

Ieri è apparsa la notizia che durante la riunione dell'Eurogruppo il ministro delle finanze uscente della Germania, Wolfgang Schaeuble, ha messo nero su bianco i progetti per il futuro dell'Unione Europea (fonte: articolo del nove ottobre pubblicato sul quotidiano Repubblica). In pratica il politico tedesco ha proposto di affidare al M.E.S. (Meccanismo di Stabilità Europea) i poteri di controllore sui bilanci nazionali dei vari Paesi dell'euro-zona togliendo di mezzo la Commissione Europea, considerata ormai troppo...morbida (Sic!).
Ma come mai una tale iniziativa? E poi cosa sarebbe questo M.E.S.?
Alcuni anni fa in un mio libro dedicai un intero capitolo su questa istituzione finanziaria pomposamente definita European Stability Mechanism (ESM), cioè una sorta di fondo salva-Stati.
Un organismo, quindi, creato in apparenza per il bene e la salvaguardia dei popoli europei nel caso si verificassero improvvise crisi finanziarie.
Ma quando mai! E' uno dei più efficienti strumenti di strozzinaggio creato da mente umana.
I soci del M.E.S. Sono gli Stati europei aderenti all'euro. Ogni socio ha versato, e verserà ancora, una bella sommetta per partecipare al capitale. E ogni Stato da dove ha preso o prenderà i soldi? Molto semplice, prendendoli in prestito dalle banche private pagando un bel po' di interessi, cioè aumentando ancora il debito pubblico. Scopo nobile e ufficiale, come già indicato, è quello di aiutare le nazioni in crisi avvolgendole, però, con i suoi nascosti tentacoli imponendo cure da cavallo facendole passare per necessarie al mantenimento della stabilità. In pratica, prima lo Stato versa il capitale al M.E.S. prendendo i quattrini necessari dalle banche pagando fior di interessi, poi, in caso di difficoltà, chiede aiuto ricevendo un prestito dallo stesso M.E.S. e altre banche pagando altri interessi e con l'aggiunta di essere costretto a forti riduzioni della spesa sociale e all'incremento esponenziale delle tasse. Ci pensate? Per essere vittime del banchetto di questo fondo-piovra bisogna prima indebitarsi per comprare le sue quote e successivamente prendere ancora in prestito i soldi a suo tempo versati con contemporanee macellazioni sulla spesa pubblica; doppio debito per sottomettersi a un autentico salasso. In parole povere il Paese in difficoltà che avrà necessità del prestito dovrà cedere ciò che rimane della sua sovranità nella scelta delle politiche economiche.
E l'Italia? Ah, per il nostro amato Paese la quota da versare in più tranche per sottoscrivere il capitale di questa adorabile istituzione è pari all'astronomica cifra di centoventicinque miliardi di euro, di cui versati già una cinquantina. Sì, avete capito bene! Centoventicinque miliardi! E da dove si prendono? Semplice, emettendo tanti titoli di Stato che vanno ad aumentare il già alto debito pubblico. E se l'Italia si trovasse un domani nella condizione di chiedere aiuto alla tanto amata Europa? Nessun problema, ecco che interverrebbe il M.E.S. finanziando la storica penisola. E quali soldi userebbe il M.E.S. per aiutare così teneramente uno dei suoi soci? Ma sì, quei bigliettini colorati versati dall'Italia stessa per sottoscrivere il capitale (i famosi centoventicinque miliardi di euro). Ovviamente, un tale generoso intervento del M.E.S. contro la spendacciona Italia sarebbe dato solo in cambio della garanzia di applicare politiche severe di austerità quali riduzione della spesa sociale, riduzione degli stipendi, privatizzazioni selvagge, ecc.; insomma, tipo quanto già fatto ed applicato in alcuni Paesi tra cui la Grecia e Cipro. In pratica, i soldi versati al M.E.S. dall'Italia ritornerebbero al mittente sotto forma di prestito garantito dal sangue dei cittadini.
Bisogna dirlo a chiare lettere, l'élite bancaria ha una genialità ispirata da Lucifero in persona.
Ma non è finita qui.
Qualcuno dei nostri governanti o politici ha mai letto lo statuto o si è informato sulle caratteristiche operative di questo M.E.S.?
Io penso che quando i nostri rappresentati ratificarono la creazione di questo organismo sovranazionale stavano riposando amabilmente tra le braccia di Morfeo o di qualche sacerdote del dio denaro. Non si spiegherebbe altrimenti un via libera a queste regole:
-Nessuno dei governatori o amministratori del M.E.S. (tecnocrati-banchieri gestori di soldi pubblici) potrà mai essere incriminato o messo sotto accusa per le operazioni effettuate, anche se queste dovessero risultare dannose per un intero popolo. Infatti, esiste la totale immunità; i dirigenti non possono essere sottoposti a giudizio e le loro decisioni sono insindacabili.
-Gli atti sono segreti e tutti gli uffici di proprietà sono inviolabili ed esenti fiscalmente. Che bellezza, il M.E.S. non paga tasse, ma decide chi salassare. Mi ricorda tanto l'ipocrisia con cui recentemente la Banca d'Italia ha indicato l'assoluta necessità che gli italiani vadano in pensione a settant'anni con il sistema contributivo, mentre le migliaia dei suoi dipendenti godono del privilegio di andare in pensione a sessant'anni con il sistema retributivo. Una vera oasi nel deserto per quelli a libro paga della santificata banca centrale italiana.
Ma la ciliegina sulla torta è quella sulle maggioranze qualificate. Sapete perché la Germania ci tiene tanto a che i bilanci degli Stati aderenti all'euro siano sorvegliati e controllati dal M.E.S.? Molto semplice. Le decisioni in questo organismo intergovernativo non sono all'unanimità, bensì con una percentuale dell'ottanta per cento. E sapete chi sono i due Paesi che possiedono più del venti per cento? Germania e Francia. Quindi, o si ha il loro assenso o tutto si blocca.
Uno straordinario strumento per quelli che operano all'interno del M.E.S.; nessuno li può denunciare, nessuno li può bloccare per le azioni intraprese, nessun magistrato li può mettere sotto accusa. In conclusione, e vi prego di perdonare la parola un po' cruda ma che da l'esatta idea sull'argomento, nessuno può far loro un cazzo.
Ah, dimenticavo; ovviamente le grandi conglomerate bancarie come Goldman Sachs, J.P. Morgan, Deutsche Bank, ecc. risultano ammesse a partecipare, come novelle locuste, alle riunioni che hanno per oggetto proprio le concessioni di prestiti al Paese “vittima” e la determinazione di tutte le prescrizioni usuraie da imporre. Ormai la vita dei cittadini di uno Stato in zona euro è sempre più guidata da una ristretta cerchia di banchieri privati capaci di imporsi con facilità ai suoi organi sovrani.
Ricordate il vecchio detto “cadere dalla padella nella brace”? Io penso, purtroppo, che noi italiani siamo come quel pesciolino ancora vivo messo a friggere in padella. Non appena sentì il calore dell'olio bollente ne saltò fuori, ma solo per cadere inesorabilmente tra le braci accese.
E pensare che tanti nostri politici invece di pensare alle cose serie, ai milioni di concittadini in condizioni di povertà, alla criminalità in aumento grazie anche ad un'irresponsabile politica sull'immigrazione, agli enormi problemi che ci attendono sin dal prossimo anno per la perdita della sovranità monetaria, inscenano ridicoli scioperi della fame per iniziative legislative come lo “ius soli”.

Alfred B. Revenge


http://www.repubblica.it/economia/2017/10/09/news/eurogruppo_germania-177808850/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P6-S1.6-T1




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