Sono stufo di sentire che
l'Europa deve essere solidale e vicina all'Italia in questo
drammatico momento storico dove sofferenza, morte e paura regnano
sovrane.
Europa solidale? Dove
sono gli aiuti concreti?
Proprio ieri alla
riunione dell'Eurogruppo il Ministro dell'Economia tedesco Peter
Altmaier spalleggiato dai colleghi degli Stati del Nord ha definito
la proposta del premier italiano Conte di emettere i “CoronaBond”
al fine di ottenere liquidità come “un dibattito vuoto”. In
pratica alla Germania e ai suoi Paesi satelliti non importa nulla che
alla base della richiesta ci sia una situazione di autentica guerra
contro un infido e mortale nemico, a loro interessa soltanto che
l'austerità e il rigore sui conti vengano prima della vita umana.
Non a caso lo stesso ministro tedesco ha chiarito che terminata la
fase di emergenza dovuta al Covid-19 “torneremo alle politiche di
austerità”.
L'ulteriore proposta di
Conte di utilizzare i fondi del famigerato MES senza alcuna
condizione ha trovato la forte opposizione della Germania e
dell'Olanda; non a caso dai vertici olandesi si è fatto intendere
che chi vuole soldi dovrà accettare le condizioni previste dai
regolamenti che prevedono per i Paesi già fortemente indebitati
l'intervento della Troika.
Che Vergogna! Gli
Italiani, e altri popoli europei, stanno per annegare e l'unico
salvagente lanciato dai soliti burocrati senz'anima pesa come
un'incudine.
E ancora, ricordo
l'incredibile dichiarazione della Christine Lagarde, Presidente della
Banca Centrale Europea: “Il ruolo della BCE non è quello di
ridurre lo spread”.
E' importante non
dimenticare perché quelle parole non rappresentano una semplice
gaffe, bensì il reale pensiero della élite finanziaria e bancaria
che tiene le redini del vecchio continente. Una prova di questa
affermazione? Basta leggere il pensiero di alcuni dei principali
esponenti politici e bancari tedeschi pubblicato il 15 marzo 2020 sul
“Frankufurter Allgemeine Sonntagzeitung”. Ebbene, in
quell'articolo viene lucidamente indicato come l'affermazione della
Lagarde risulti corretto, alla faccia delle perdite miliardarie
conseguenti alla disastrosa dichiarazione del numero uno della BCE.
E ancora, ricordo il
disgustoso spot sulla pizza trasmesso da Canal Plus.
E ancora, ricordo
l'inquietante affermazione riportata da alcuni quotidiani di Klaus
Regling, amministratore delegato del MES, fedele della Merkel:
“Italia e Spagna devono mettersi in ginocchio”.
E ancora, i vari blocchi
di materiali sanitari già pagati dagli italiani e bloccati o
requisiti in Europa.
Insomma, realmente si
ritiene che esista un'Europa solidale e pronta ad affrontare la
drammatica crisi sanitaria ed economica come un'unica entità?
Io penso che la Germania,
Olanda e gli altri seduti sulla stessa carrozza vogliono soltanto che
l'attività di BCE e MES sia in linea con i loro specifici interessi,
cioè riduzione delle politiche monetarie espansive e rafforzamento
dell'austerità. I vertici di queste nazioni sanno perfettamente che
l'attuazione di tali principi porterebbe al collasso Paesi come
l'Italia e la Spagna, ma questo non conta nulla.
In una fase storica di
emergenza come questa io vedo che non esiste un interesse comune
europeo, bensì solo quello specifico del più forte come la legge
della giungla.
E la Francia, altro
grande competitor? Ora è in seria difficoltà per aver sottovalutato
la forza devastatrice del Coronavirus e, quindi, sembra voler
appoggiare le istanze italiane.
Che situazione assurda,
ci siamo legati mani e piedi alle regole dell'Unione Europea e nessun
aiuto concreto abbiamo ricevuto. E allora, la solenne dichiarazione
della Ursula von der Leyen. Presidente della Commissione UE “In
questo momento siamo tutti Italiani” che valore ha?
Di chiacchiere se ne sono
sentite troppe, è giunta la fase della concretezza. L'Italia
riceverà dall'Europa un sostegno in nome della tanto sbandierata
solidarietà oppure avrà un aiuto economico che, terminata
l'emergenza sanitaria, pagherà a caro prezzo? Purtroppo io penso che
i moderni usurai non molleranno la presa e punteranno a far
indebitare sempre più il Bel Paese per poi depredare il trofeo più
ambito, l'appetitoso risparmio privato degli italiani.
Alfred B. Revenge
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