giovedì 19 marzo 2020

Avvoltoi sull'Italia


Il coronavirus si diffonde generando morte e sofferenza e già si avvistano famelici avvoltoi vestiti con abiti firmati volare sopra le teste degli esseri umani. Non è una novità visto che la solita storia si ripete periodicamente.
Si pensi al grande Abraham Lincoln che all'inizio della guerra di secessione si trovò dinanzi al problema di come finanziare le spese del conflitto. Come primo passo lo Statista convocò i principali banchieri di New York per ottenere un prestito. La risposta? Un interesse del trentasei per cento o gli stessi fondi sarebbero andati ai nemici confederati.
Lincoln, offeso da individui che sfruttavano momenti drammatici per profitto, rifiutò la proposta di indebitare gli Stati del Nord. Il Presidente iniziò a cercare soluzioni alternative per poter pagare i soldati e le relative spese di guerra finché non ebbe l'idea di contattare un suo vecchio amico di Chicago, il colonnello Dick Taylor. Di seguito le risposte del militare tratte dal romanzo “Da Servo a Padrone”:
<Signor Presidente, la soluzione è molto facile. Faccia autorizzare dal Congresso l'emissione di banconote del Tesoro degli Stati Uniti pienamente legali con cui potrà pagare i soldati e tutte le spese di guerra.>
Lincoln, sorpreso da quella risposta che appariva come una sorta di uovo di colombo chiese se la gente avrebbe accettato quel denaro. La risposta del colonnello lasciò a bocca aperta il Presidente.
<Il popolo o chiunque altro non avrà alcuna scelta nella questione, se il Congresso darà il completo corso legale alle banconote emesse esse avranno il timbro di conformità legale del governo e, quindi, saranno buone. D'altronde, il Congresso non farebbe altro che rispettare quanto scritto nella Costituzione circa la sovranità monetaria.>
Fu così che emise il primo vagito il denaro di proprietà del popolo americano, gli storici “greenbacks”. E l'iniziativa fu un tale successo che nel dicembre del 1864 il Presidente Lincoln decise di ringraziare pubblicamente il caro amico Dick Taylor con una lettera pubblicata sul libro di G.M. Van Buren del 1890 in cui tra l'altro affermò:
“Con i greenbacks abbiamo dato alla gente di questa nazione la più grande benedizione che abbia mai avuto, le proprie banconote per pagare i propri debiti.”
Nel 2020 l'Italia è in guerra con un nemico mortale e invisibile e ha bisogno di pagare i suoi soldati (medici, infermieri e tutto il personale sanitario), di produrre e acquistare le armi (attrezzature mediche), di proteggere la sua spina dorsale (lavoratori e imprese che senza un reale sostegno economico si troverebbero in breve tempo a crollare); eppure l'unica soluzione uscita dal cilindro risulta quella di indebitarsi ancora e ancora e ancora con i sempre eterni usurai. Gli stessi strozzini che passata la buriana del coronavirus si affretteranno a stringere intorno a un cappio la testa di ogni italiano e a divorare le sue carni, inclusi i soldi risparmiati con tanta fatica.
Purtroppo il problema è sempre lo stesso, l'Italia anche in una fase di guerra come quella attuale ha come unico strumento l'indebitamento per far entrare quattrini. L'Italia, al momento, per pagare il medico, l'infermiere, l'operaio, le spese di qualsiasi natura e tipo può soltanto porgere umilmente il cappello ai moderni usurai. L'Italia è priva del principale strumento di una nazione realmente indipendente, la sovranità sulla emissione monetaria. E ciò per responsabilità di una classe politica cieca e ubbidiente alle volontà dei pupari residenti a Berlino, Parigi, Francoforte e Bruxelles.

Alfred B. Revenge





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