Che strano, in Italia
stava per nascere un governo scelto dalla maggioranza del popolo
italiano e pronto, con un ministro del Tesoro ricco di competenza e
carattere, a tutelare seriamente gli interessi nazionali in Europa
quando i “mercati finanziari” hanno subito agitato lo spettro
della crisi favorendo la crescita del famigerato “spread”
attraverso la vendita dei titoli di stato.
Come si sa, quel governo
non è più nato per via del “no” del Presidente Mattarella a
nominare Savona responsabile del Tesoro ed ecco che arrivano, guarda
caso, i primi elogi con relativi avvertimenti da parte della Merkel e
di Macron (in allegato la fonte).
Quindi, Merkel e Macron
condividono la scelta del nostro Presidente della Repubblica di dire
“no” alla nascita di un governo che, forse, avrebbe provato a
modificare il nostro ruolo di camerieri dell'Europa.
E' sufficiente l'ipotesi
che in Italia si senta l'odore di un ministro che affronti il tabù
dell'euro per far partire immediatamente un fuoco di sbarramento
mediatico, politico e finanziario.
La Merkel (che
maliziosamente cita la Grecia) e Macron, con le loro dichiarazioni,
confermano che non avrebbero gradito la nascita del nuovo governo
italiano con dentro il ministro Savona.
La stessa reazione dei
“mercati finanziari” rappresenta la condizione di sottomissione
della volontà popolare ai diktat di Berlino, Parigi, Bruxelles e
Francoforte.
Come ho già scritto
numerose volte i “mercati finanziari” sono la rappresentazione
plastica di chi ha il potere sulla creazione e gestione della moneta:
le banche centrali e le care figlie, cioè le conglomerate
finanziarie internazionali.
E' la solita storia; sta
per nascere un governo non gradito alla élite? Ci sono troppe
proteste da parte di soggetti estranei all'establishment? Si vuole
condizionare la politica di uno Stato che osa alzare la testa? Ecco
che intervengono mani amiche nel vendere titoli di stato, far alzare
lo “spread” e avviare quella fase di paura tipica delle azioni
ricattatorie.
I “mercati finanziari”
veicolano denaro, chi controlla il denaro sono le organizzazioni
bancarie. Quindi, chi ha la capacità di orientare, per esempio, il
famigerato “spread” che sembra essersi innalzato a giudice
supremo? Penso che la risposta sia di una drammaticità disarmante.
Sta per nascere un
governo in Italia, voluto dalla maggioranza del popolo, che desidera
ridiscutere i meccanismi di funzionamento dell'Unione Europea e
dell'euro? Ecco che questo governo sin dall'inizio riscuote l'aperta
ostilità di chi vede come eresia anche il solo pensare a una tale
ipotesi. E allora? Come si fa a bloccare il tutto? Semplice, attivare
la paura attraverso l'azione violenta dei così detti “mercati
finanziari”. Tuttavia, sappiamo che questi mercati non si muovono
per opera dello spirito santo ma grazie a chi regola l'afflusso del
sangue nelle sue arterie, cioè le banche centrali e relative
famiglie finanziarie. Quindi? Da qualche parte nel mondo (esempio:
Berlino, Parigi, Bruxelles, Francoforte) una qualche entità riceve
disposizioni di vendere titoli italiani per scuotere il mercato e
generare paura; a quel punto inizia ad alimentarsi quel panico
appositamente ideato che alimenta vendite su vendite marchiando
l'Italia come Paese vicino al collasso. Il panico inizia a diffondere
la propria energia e quell'ipotetico governo sostenuto dalla
maggioranza del popolo italiano è costretto ad alzare bandiera
bianca per evitare il crollo sponsorizzato dagli stessi che hanno
attivato il meccanismo di salita del diabolico “spread”. A quel
punto il governo considerato nemico della “élite” sarà
sostituito da un altro decisamente più morbido, anche se privo di
adeguato sostegno popolare. Questo tipo di intervento non ricorda
nulla? Cosa significa quando con lo scopo di privare della ricchezza,
delle proprietà o di un diritto naturale qualcuno compie atti di
minaccia o di intimidazione? Sì, io penso che una tale azione possa
considerarsi come una subdola estorsione a carico dei cittadini
italiani.
Alfred B. Revenge
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/macron-elogia-mattarella-merkel-rispettare-principi-eurozona-5687422a-1359-48b3-b14b-d6cb340d509d.html?refresh_ce
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