In tanti momenti della nostra vita ci chiediamo se la decisione presa sia quella giusta. A volte le scelte fatte generano sofferenza anche in chi ci vuole bene, ma è l'essenza della vita il dover costantemente segnare il proprio percorso con delle decisioni. Esse sono degne? Lo speriamo sempre anche se l'atroce dubbio bussa di continuo alla porta d'ingresso dell'anima.
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RispondiEliminaLe scelte a volte si fanno in pochi secondi e senza pensare a noi stessi. Per questo si sconteranno per tutta la vita.Come cita (Søren Kierkegaard) per l’uomo arriva un momento in cui non ha più la libertà della scelta, non perché ha scelto, ma perché non l’ha fatto, il che si può anche esprimere così: perché gli altri hanno scelto per lui, perché ha perso se stesso.
RispondiEliminaInteressante citazione. Ammetto di non aver mai letto gli scritti di questo filosofo danese.
RispondiEliminaTi consiglio la lettura di questo grande filosofo e teologo.
RispondiEliminaCiao
Grazie per il suggerimento. Alcune riflessioni di questo pensatore hanno solleticato l'innato desiderio di togliere i pesanti tendaggi che, a volte, sistemiamo per autodifesa davanti alle stanze segrete della nostra mente. Compito molto arduo visto che si scontrano due differenti esigenze: il diritto di essere e il dovere della coscienza.
RispondiEliminaLa stessa capacità di scegliere da essere una sospirata libertà può trasformarsi nell'amara presa d'atto dei propri limiti.
La cosa bella di certe scelte dolorose è quando, a distanza di tempo, capisci che non hai fatto bene. Ma benissimo.
RispondiEliminaPurtroppo araba fenice non è sempre così. Quando le tue scelte procurano dolore a te e ad altri, nessun tempo potrà mai darti ragione.
RispondiEliminaCiao
Bisogna sradicare questi pesanti tendaggi e viversi la propria libertà.Tutti abbiamo diritto alla nostra libertà di pensiero e di vita.
RispondiEliminaCiao