“I Tedeschi sono
cattivi, molto cattivi”, questa sarebbe la frase detta dal
Presidente americano Donald Trump al summit di Bruxelles con i
vertici dell'Unione Europea, secondo il periodico online Der Spiegel.
Gary Cohn, consigliere economico della Casa Bianca, ha subito dopo
chiarito cosa intendesse il suo Presidente: “Donald Trump ha detto
che i tedeschi sono molto cattivi sul commercio”. Che strano,
parole così forti sono state espresse dal leader di una Nazione che
più di ogni altra ha dimostrato sul campo cosa significhi fare i
propri interessi ad ogni costo. In ogni caso quella frase rappresenta
il risultato economico e sociale per diversi Paesi dell'Unione
Europea; il surplus commerciale della Germania ha raggiunto
l'incredibile rapporto di quasi il dieci per cento sul Pil, il valore
più alto al mondo. Guarda caso questo enorme accumulo di denaro è
iniziato con l'introduzione dell'euro. Coincidenza? Ma quando mai;
già in precedenti scritti ho cercato di illustrare un fatto
assolutamente incontestabile: l'euro nasce assorbendo tutte le divise
dei paesi aderenti alla moneta unica; marco, franco, lira, peseta e
le altre, creando di fatto una combinazione di monete forti come il
marco tedesco e di deboli come, per esempio la lira italiana e la
peseta spagnola. Risultato? L'euro viene alla luce come moneta
debole rispetto al marco e forte rispetto alle altre, ponendo su un
piatto di platino le esportazioni della Germania. E la cosa ancor più
intrigante è che sono state le banche tedesche a finanziarie con
soldi facili i vari Stati per “aiutarli” a importare merci dal
loro Paese (la nota pratica del “vendor financing”). In fin dei
conti sapevano che in caso di crisi, come quella iniziata alcuni anni
fa, il conto si sarebbe scaricato sui popoli grazie alle politiche di
austerità tanto amate dalla cancelleria teutonica.
D'altronde, Il vecchio
detto “gli affari sono affari” è sempre pronto a scattare per
giustificare le azioni di governi e multinazionali, anche quando è
causa di sofferenze e morte per le popolazioni ignare dei perversi
giochi di potere. Bisogna ammettere che i leader tedeschi succedutisi
negli anni sono stati abili nello sfruttare l'ignavia e l'interessata
superficialità di diversi politici europei riuscendo ad arricchire
il loro Paese a spese di tanti altri. Con la crisi economica e quella
dell'immigrazione selvaggia dovuta alla distruzione della Libia si è
palesata l'assoluta “Disunione Europea” dove vige il principio:
ognuno per sé.
Insomma, le parole di
Donald Trump hanno un fondo di verità, anche se provenienti da un
pulpito non certo innocente quando si tratta di far profitti sulla
pelle della gente. D'altronde, le palle non nascono sugli alberi,
ormai è merce rara soprattutto tra i politici Italiani. Ah, se la
frase “I Tedeschi sono cattivi, molto cattivi” fosse stata
pronunciata in pubblico da un leader di casa nostra.
Comunque, chissà quanti
sorrisi al veleno tra la Merkel e Trump al G7 di Taormina.
A proposito del G7 di
Taormina; come previsto dal buon senso della gente comune, si è
rivelato una costosa passerella con risultati generali
insignificanti. Altresì, sul tema dell'immigrazione è scaturito
questo comunicato finale che merita una riflessione: “pur
sostenendo i diritti umani dei migranti e rifugiati, riaffermiamo i
diritti sovrani degli Stati, individualmente e collettivamente, a
controllare i propri confini e stabilire politiche nell'interesse
nazionale e per la sicurezza”. Cosa esattamente significa? Che, per
esempio, l'Italia potrebbe tranquillamente affermare il suo diritto
sovrano di limitare il numero di migranti in entrata nel Paese? Che
potrebbe, in piena autonomia, bloccare o ridurre drasticamente il
flusso immigratorio se risultasse in contrasto con la sicurezza
nazionale e la sicurezza dei propri cittadini? Se così fosse,
allora, non avrebbe problemi, vista l'attuale drammatica situazione
interna, a continuare ed estendere quel blocco navale che in questi
giorni del G7 ha impedito sbarchi sulle coste siciliane.
Io penso, però, che una
tale decisione sarebbe troppo “sovrana” per il governo italiano
di turno, da tempo non più abituato a prendere iniziative per il
benessere dei propri cittadini. In più andrebbe ad urtare gli
interessi dell'industria di carne umana, ormai diventata una fucina
di profitti.
Alfred B. Revenge
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