Ieri è apparsa la
notizia che durante la riunione dell'Eurogruppo il ministro delle
finanze uscente della Germania, Wolfgang Schaeuble, ha messo nero su
bianco i progetti per il futuro dell'Unione Europea (fonte: articolo
del nove ottobre pubblicato sul quotidiano Repubblica). In pratica il
politico tedesco ha proposto di affidare al M.E.S. (Meccanismo di
Stabilità Europea) i poteri di controllore sui bilanci nazionali dei
vari Paesi dell'euro-zona togliendo di mezzo la Commissione Europea,
considerata ormai troppo...morbida (Sic!).
Ma come mai una tale
iniziativa? E poi cosa sarebbe questo M.E.S.?
Alcuni anni fa in un mio
libro dedicai un intero capitolo su questa istituzione finanziaria
pomposamente definita European Stability Mechanism (ESM), cioè una
sorta di fondo salva-Stati.
Un organismo, quindi,
creato in apparenza per il bene e la salvaguardia dei popoli europei
nel caso si verificassero improvvise crisi finanziarie.
Ma quando mai! E' uno dei
più efficienti strumenti di strozzinaggio creato da mente umana.
I soci del M.E.S. Sono
gli Stati europei aderenti all'euro. Ogni socio ha versato, e verserà
ancora, una bella sommetta per partecipare al capitale. E ogni Stato
da dove ha preso o prenderà i soldi? Molto semplice, prendendoli in
prestito dalle banche private pagando un bel po' di interessi, cioè
aumentando ancora il debito pubblico. Scopo nobile e ufficiale, come
già indicato, è quello di aiutare le nazioni in crisi avvolgendole,
però, con i suoi nascosti tentacoli imponendo cure da cavallo
facendole passare per necessarie al mantenimento della stabilità. In
pratica, prima lo Stato versa il capitale al M.E.S. prendendo i
quattrini necessari dalle banche pagando fior di interessi, poi, in
caso di difficoltà, chiede aiuto ricevendo un prestito dallo stesso
M.E.S. e altre banche pagando altri interessi e con l'aggiunta di
essere costretto a forti riduzioni della spesa sociale e
all'incremento esponenziale delle tasse. Ci pensate? Per essere
vittime del banchetto di questo fondo-piovra bisogna prima
indebitarsi per comprare le sue quote e successivamente prendere
ancora in prestito i soldi a suo tempo versati con contemporanee
macellazioni sulla spesa pubblica; doppio debito per sottomettersi a
un autentico salasso. In parole povere il Paese in difficoltà che
avrà necessità del prestito dovrà cedere ciò che rimane della sua
sovranità nella scelta delle politiche economiche.
E l'Italia? Ah, per il
nostro amato Paese la quota da versare in più tranche per
sottoscrivere il capitale di questa adorabile istituzione è pari
all'astronomica cifra di centoventicinque miliardi di euro, di cui
versati già una cinquantina. Sì, avete capito bene!
Centoventicinque miliardi! E da dove si prendono? Semplice, emettendo
tanti titoli di Stato che vanno ad aumentare il già alto debito
pubblico. E se l'Italia si trovasse un domani nella condizione di
chiedere aiuto alla tanto amata Europa? Nessun problema, ecco che
interverrebbe il M.E.S. finanziando la storica penisola. E quali
soldi userebbe il M.E.S. per aiutare così teneramente uno dei suoi
soci? Ma sì, quei bigliettini colorati versati dall'Italia stessa
per sottoscrivere il capitale (i famosi centoventicinque miliardi di
euro). Ovviamente, un tale generoso intervento del M.E.S. contro la
spendacciona Italia sarebbe dato solo in cambio della garanzia di
applicare politiche severe di austerità quali riduzione della spesa
sociale, riduzione degli stipendi, privatizzazioni selvagge, ecc.;
insomma, tipo quanto già fatto ed applicato in alcuni Paesi tra cui
la Grecia e Cipro. In pratica, i soldi versati al M.E.S. dall'Italia
ritornerebbero al mittente sotto forma di prestito garantito dal
sangue dei cittadini.
Bisogna dirlo a chiare
lettere, l'élite bancaria ha una genialità ispirata da Lucifero in
persona.
Ma non è finita qui.
Qualcuno dei nostri
governanti o politici ha mai letto lo statuto o si è informato sulle
caratteristiche operative di questo M.E.S.?
Io penso che quando i
nostri rappresentati ratificarono la creazione di questo organismo
sovranazionale stavano riposando amabilmente tra le braccia di Morfeo
o di qualche sacerdote del dio denaro. Non si spiegherebbe altrimenti
un via libera a queste regole:
-Nessuno dei governatori
o amministratori del M.E.S. (tecnocrati-banchieri gestori di soldi
pubblici) potrà mai essere incriminato o messo sotto accusa per le
operazioni effettuate, anche se queste dovessero risultare dannose
per un intero popolo. Infatti, esiste la totale immunità; i
dirigenti non possono essere sottoposti a giudizio e le loro
decisioni sono insindacabili.
-Gli atti sono segreti e
tutti gli uffici di proprietà sono inviolabili ed esenti
fiscalmente. Che bellezza, il M.E.S. non paga tasse, ma decide chi
salassare. Mi ricorda tanto l'ipocrisia con cui recentemente la Banca
d'Italia ha indicato l'assoluta necessità che gli italiani vadano in
pensione a settant'anni con il sistema contributivo, mentre le
migliaia dei suoi dipendenti godono del privilegio di andare in
pensione a sessant'anni con il sistema retributivo. Una vera oasi nel
deserto per quelli a libro paga della santificata banca centrale
italiana.
Ma la ciliegina sulla
torta è quella sulle maggioranze qualificate. Sapete perché la
Germania ci tiene tanto a che i bilanci degli Stati aderenti all'euro
siano sorvegliati e controllati dal M.E.S.? Molto semplice. Le
decisioni in questo organismo intergovernativo non sono
all'unanimità, bensì con una percentuale dell'ottanta per cento. E
sapete chi sono i due Paesi che possiedono più del venti per cento?
Germania e Francia. Quindi, o si ha il loro assenso o tutto si
blocca.
Uno straordinario
strumento per quelli che operano all'interno del M.E.S.; nessuno li
può denunciare, nessuno li può bloccare per le azioni intraprese,
nessun magistrato li può mettere sotto accusa. In conclusione, e vi
prego di perdonare la parola un po' cruda ma che da l'esatta idea
sull'argomento, nessuno può far loro un cazzo.
Ah, dimenticavo;
ovviamente le grandi conglomerate bancarie come Goldman Sachs, J.P.
Morgan, Deutsche Bank, ecc. risultano ammesse a partecipare, come
novelle locuste, alle riunioni che hanno per oggetto proprio le
concessioni di prestiti al Paese “vittima” e la determinazione di
tutte le prescrizioni usuraie da imporre. Ormai la vita dei cittadini
di uno Stato in zona euro è sempre più guidata da una ristretta
cerchia di banchieri privati capaci di imporsi con facilità ai suoi
organi sovrani.
Ricordate il vecchio
detto “cadere dalla padella nella brace”? Io penso, purtroppo,
che noi italiani siamo come quel pesciolino ancora vivo messo a
friggere in padella. Non appena sentì il calore dell'olio bollente
ne saltò fuori, ma solo per cadere inesorabilmente tra le braci
accese.
E pensare che tanti
nostri politici invece di pensare alle cose serie, ai milioni di
concittadini in condizioni di povertà, alla criminalità in aumento
grazie anche ad un'irresponsabile politica sull'immigrazione, agli
enormi problemi che ci attendono sin dal prossimo anno per la perdita
della sovranità monetaria, inscenano ridicoli scioperi della fame
per iniziative legislative come lo “ius soli”.
Alfred B. Revenge
http://www.repubblica.it/economia/2017/10/09/news/eurogruppo_germania-177808850/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P6-S1.6-T1
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