Dopo la nota vicenda di
cronaca relativa allo sgombero a Roma di alcune centinaia di
occupanti abusivi dal palazzo Curtatone (ex sede storica della
Federconsorzi) dal ministero degli interni è pervenuta la seguente
dichiarazione (fonte. Repubblica): “la prossima settimana
scriveremo nuove linee guida per effettuare gli sgomberi ordinati dai
giudici e le invieremo a tutti i prefetti d'Italia. Tra le
disposizioni ci sarà sicuramente quella di non autorizzarli se prima
non è stata concordata una sistemazione dove alloggiare chi ne ha
diritto. E' una regola di buon senso, e non sarà l'unica.” Secondo
il quotidiano Il Messaggero sarà lo stesso Viminale, attraverso i
prefetti, a individuare gli alloggi alternativi, anche senza sentire
le amministrazioni locali.
Insomma, niente più
sgomberi senza aver pronta un'alternativa per gli abusivi occupanti.
Nell'articolo su
Repubblica è anche espresso il seguente concetto: “Mai più
rifugiati buttati fuori da palazzi occupati abusivamente se prima non
è stata garantita loro una sistemazione alternativa.”
Alcune brevi
considerazioni preliminari.
Il palazzo in questione
fu occupato ad ottobre del 2013, dopo una denuncia querela della
proprietà a dicembre del 2015 il Gip presso il tribunale di Roma
emise un decreto di sequestro preventivo dell'edificio ex art 321 del
codice di procedura penale in relazione al reato di occupazione
abusiva. Tale provvedimento è stato eseguito nei giorni scorsi. Nel
frattempo i mass media hanno diffuso la notizia che i migranti del
palazzo pagavano una sorta di fitto a soggetti ancora da
identificare.
Quindi, per quattro anni
diverse centinaia di persone hanno vissuto in aperta violazione delle
norme di legge pagando per giunta una sorta di pizzo a individui che
favorivano l'occupazione per ottenere denaro e vantaggi in termini
di...forza lavoro.
Ora, il principio di dare
una casa a esseri umani prima di buttarli in mezzo a una strada mi
sembra più che giusto, anzi doveroso. D'altronde, dovrebbe essere il
primo compito per dei politici seri quello di garantire una casa e un
lavoro a chi vive nel territorio dello Stato, siano essi italiani che
stranieri. Tuttavia, non vorrei che si dimenticassero alcuni aspetti
fondamentali del problema.
Tutto nasce da un'azione
illegale, cioè dall'occupazione abusiva di proprietà altrui
probabilmente favorita da soggetti che lucrano sulla pelle della
povera gente, esseri spregevoli che si fanno pagare per far occupare
abusivamente degli immobili. In pratica una contemporanea doppia
illegalità, un'azione degna dei migliori trafficanti di carne umana.
Che questa illegalità è
durata circa quattro anni.
Che questa illegalità è
continuata quando le forze di polizia hanno deciso di dar corso a un
provvedimento del giudice.
Purtroppo, io penso che
questa decisione del ministero degli interni contiene un virus molto
pericoloso, quello che una minoranza organizzata e ben sostenuta da
elementi economicamente interessati può violare la legge sapendo di
rimanere impuniti; anzi, sapendo di poter ottenere specifici
vantaggi. D'ora in poi un gruppo di persone che deciderà di occupare
abusivamente un palazzo saprà di poterlo fare impunemente, senza il
rischio di essere allontanati e con la certezza di poter ottenere una
casa anche nel peggiore dei casi. Così facendo si affiancherà al
business dei moderni negrieri quello dei trafficanti di immobili
(privati o pubblici).
Però, pensandoci bene;
non è che sia una cattiva idea. Basta che un gruppo di persone si
organizzi con metodo, individui con l'aiuto di interessati
intermediari un immobile, di sera vada a occuparlo abusivamente, si
sistemi comodamente, paghi una sorta di pizzo ai novelli...consulenti
e attenda con tranquillità gli eventi. Una volta che un giudice
decida per lo sgombero le forze di polizia potranno intervenire solo
dopo che al gruppo di persone sia assicurata una nuova casa; in
mancanza di questo presupposto gli abusivi potranno rimanere per un
lunghissimo periodo senza che nessuno possa fare nulla. Chissà che
non sia questo il nuovo sistema per assicurare a tutti la casa,
l'illegalità che permette di far rispettare il diritto
all'abitazione sancito in Costituzione. Un risultato del tutto
inaspettato. Violando la legge si fa rispettare la legge.
Un'ultima cosa. Al
giornalista di Repubblica che ha scritto “mai più rifugiati
buttati fuori da palazzi occupati abusivamente se prima non è stata
garantita loro una sistemazione alternativa” vorrei chiedere se il
diritto da lui così chiaramente espresso in favore dei rifugiati
vale per chiunque, anche per un semplice cittadino italiano che
fatica ad andare avanti ogni mese, paga il fitto di casa, il
condominio, la luce e che mai ha occupato abusivamente una casa.
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