La foto del ministro
dell'economia Padoan che dichiara al Senato la necessità per
l'Italia di rispettare l'ordine della Commissione Europea di
adeguamento dei conti pubblici dello 0,2% sul Pil è sintomatica di
quanto siamo caduti in basso. Ancora una volta un gruppo di oligarchi
mai eletti invia da Bruxelles istruzioni al governo italiano di
procedere con nuovi prelievi di sangue e l'intero corpo dei senatori,
questi sì eletti dai cittadini, risulta latitante.
Eppure l'argomento era
importante, soprattutto per le conseguenze derivanti dall'ennesima
miserabile figura che politici nostrani hanno regalato alla Nazione.
Invece a Palazzo Madama,
il due febbraio, c'erano soltanto tredici senatori ad ascoltare la
vicenda relativa allo scambio epistolare tra i burocrati europei ed
il nostro ministero dell'economia circa una manovra correttiva che
dovrà effettuarsi in primavera e che regalerà nuove tasse e tagli
alla spesa sociale.
Bruxelles ordina
perentoriamente facendo sventolare la minaccia di sanzioni con
ulteriori restrizioni di sovranità e Roma tremante obbedisce. E cosa
succederà quando per l'Italia inizierà il calvario previsto dal
fiscal compact? A qual punto non si parlerà di alcuni miliardi di
euro, bensì di decine e decine di miliardi di bei fogliettini
colorati. Infatti, nel 2018, salvo augurabili invasioni aliene,
scatterà la tagliola del pareggio di bilancio ed allora saranno guai
tremendi. Per molti anni si dovranno prevedere veri e propri salassi
a base di aumenti di tasse, spietate riduzioni della spesa e
probabilmente patrimoniali che andranno a colpire quei ceti già
severamente colpiti da questa perenne crisi. Ma sapete qual è uno
degli aspetti più incredibili che più volte ho denunciato nei miei
scritti? Che i nostri politici, i mass media e tutto il carrozzone
che gira intorno a loro sapeva e sa perfettamente che questa
normativa sul pareggio di bilancio è il frutto di un autentico
attentato alla sovranità ed alla Costituzione del nostro amato
Paese.
Pensate che sia uscito
fuori di senno?
Se così fosse sarei in
buona compagnia visto che il deputato Andrea Orlando, Ministro della
Giustizia da febbraio del 2014, così si espresse il tre settembre
del 2016 durante la festa del Fatto Quotidiano:
“Oggi noi stiamo
vivendo un enorme conflitto tra democrazia ed economia. Oggi,
sostanzialmente, i poteri sovranazionali sono in grado di bypassare
completamente le democrazie nazionali. Io faccio soltanto due esempi.
I fatti che si determinano a livello sovranazionale, i soggetti che
si sono costituiti a livello sovranazionale, spesso non legittimati
democraticamente, sono in grado di mettere le democrazie di fronte al
fatto compiuto.
Faccio un esempio. La
modifica, devo dire abbastanza passata sotto silenzio, della
Costituzione per quanto riguarda il tema dell'obbligo di Pareggio di
Bilancio non fu il frutto di una discussione nel Paese. Fu il frutto
del fatto che a un certo punto la Banca Centrale Europea, più o meno
(ora la brutalizzo) disse: <O mettete questa clausola nella vostra
Costituzione o, altrimenti, chiudiamo i rubinetti e non ci sono i
soldi alla fine del mese>.
Io devo dire che è
una delle scelte di cui mi vergogno di più, mi vergogno di più di
aver fatto. Io penso sia stato un errore approvare quella modifica
non tanto per il merito, che pure è contestabile, ma per il modo in
cui si arrivò a quella modifica di carattere costituzionale.”
Ci
rendiamo conto della portata di queste parole? Ci rendiamo conto che
il Ministro della Giustizia della Repubblica Italiana ha candidamente
dichiarato che la nostra democrazia è soltanto nei sogni visto che
viene lapidata dai soggetti sovranazionali non legittimati dalla
volontà popolare? Ci rendiamo conto che lo stesso Ministro ha
dichiarato che la Banca Centrale Europea ha operato come un estorsore
a danno del Parlamento Italiano? Eppure non mi risulta una presa di
posizione forte da parte del Governo, non mi risulta una levata di
scudi dell'informazione, non mi risulta lo sdegno della classe
politica prezzolata, non mi risultano avviate iniziative da parte di
una qualche procura. Ed il nostro Ministro della Giustizia? Ha già
dimenticato o qualcuno gli ha consigliato che doveva smetterla di
dire la verità? Ha dimostrato coraggio a settembre dell'anno scorso,
continui ad averlo e si adoperi affinché gli Italiani non siano
continuamente stuprati da soggetti sovranazionali che hanno come
unico scopo quello di salvaguardare una ristretta cerchia di potere,
quella legata a filo doppio con il mondo delle conglomerate bancarie
internazionali. In questo modo compirà scelte di cui non dovrà
vergognarsi.
Non
cadiamo ancora più in basso; che sia per tutti noi una sferzata
l'invettiva di otto secoli pronunciata dal sommo poeta Dante
Alighieri:
“Ahi,
serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran
tempesta, non donna di province, ma bordello!”
Vogliamo
che queste parole siano ancora attuali?
Se la
risposta fosse sì allora il nostro cervello rimarrà chiuso in una
cella dove l'unico passatempo sarà di guardare una delle puntate del
grande fratello.
Se la
risposta fosse, come spero, un no secco allora dobbiamo smetterla che
da Bruxelles, da Berlino, da Parigi o perfino dal Circolo Polare
Artico ci dicano cosa fare. Noi Italiani dobbiamo decidere del nostro
futuro e non anonimi tecnocrati manovrati da abili e straricchi
burattinai sparsi per il mondo. Ricordiamoci le parole di Sandro
Pertini: “Io credo nel popolo italiano. E' un popolo generoso,
laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la
salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede
quello che dovrebbe avere ogni popolo”.
Con
la sovranità nazionale ceduta di fatto ad un gruppo di avidi
ricattatori che operano dietro privilegiate entità sovranazionali il
popolo italiano assiste drammaticamente all'aumento della
disoccupazione, alle ulteriori difficoltà nel mantenere od
acquistare una casa e, ciliegina sulla torta, alla riduzione
dell'intervento pubblico nella spesa sanitaria. Penso che il nostro
mitico Presidente Pertini stia fumando sempre più nervosamente la
sua famosa pipa.
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