In generale qual è il
comportamento di ognuno di noi di fronte ad una persona umile e ad
una presuntuosa? Penso che la risposta normale sia di comprensione
verso l'umile e di stizza verso il superbo.
Immaginiamo un luogo di
lavoro dove ci siano due persone con queste caratteristiche opposte.
Bene, l'eventuale errore del collega umile sarà più facilmente
perdonato in virtù del suo carattere dolce e modesto, quasi venisse
considerato come una persona cara e a noi vicina. Altresì, uno
sbaglio del presuntuoso procurerà una sorta di piacevole rivincita.
Non a caso, quest'ultimo genera quasi sempre del fastidio in quanto
non avendo la sensibilità e la misura nelle azioni, né tanto meno
la consapevolezza dei doveri, giunge ad indirizzare le proprie
capacità contro il prossimo. Invece, l'umile non viene percepito
come un pericolo visto che alcuna insidia si cela dietro i suoi
propositi.
Il presuntuoso si adopera
per essere al centro dell'attenzione, al centro di tutto e di ogni
cosa; mira ad avanzare nel contesto sociale anche se ciò dovesse
comportare un danno verso altri esseri umani; ecco perché mai
risulterà ben visto, ecco perché la sua presenza sarà sempre
considerata particolarmente irritante. Non così la persona umile
che, con il suo atteggiamento delicato e limpido, troverà in ognuno
di noi rispetto e simpatia.
In definitiva, il
presuntuoso è un egocentrico pieno di sé incapace di instaurare una
comunicazione fondata sulla reciprocità. La migliore arma contro un
tale soggetto? Ignorarlo!
L'umile, altresì, non è
fragile, poco audace nei propositi o senza aspirazioni; è colui che
riesce a fare tesoro di tutto ciò che di bello esiste al mondo,
cogliendo la luce della vita con profonda ammirazione e gratitudine.
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