Io penso che la cortesia, cioè la
somma delle antiche e semplici buone maniere, rappresenti
un'autentica virtù. E non mi riferisco ad azioni di servilismo,
all'interessata adulazione o alle maniere affettate e prive di
sincerità; bensì alla dimostrazione di rispetto per se stessi e per
gli altri senza alcuna distinzione tra ricchi e poveri, tra umili e
potenti di turno.
Purtroppo vedo con maggiore frequenza
gli arroganti, i presuntuosi, chi fa sfoggio esibizionistico del
prestigio professionale o della propria ricchezza, chi parla con il
gusto di ferire il prossimo e chi pensa di essere sempre nel giusto
criticando tutti aspramente. Ma, soprattutto, osservo con disappunto
quelli che mai hanno comprensione delle altrui debolezze pur
pretendendone tanta per le loro. Sembra quasi che nel mondo sia in
aumento la categoria di chi consideri la terra una personale
proprietà valutando i propri simili come fastidiosi ostacoli.
Chissà, forse la cortesia è quel
valore che ci può far capire come i rapporti con gli altri debbano
essere guidati dall'umiltà, dalla delicatezza e anche da un pizzico
di fiducia in più.
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