Cari amici, stiamo assistendo a
continui contrasti tra i paesi che si dicono membri dell'unione
europea. Che insolita e bizzarra unione vista la ricchezza di egoismi
nazionali, di ottusità e di palesi reciproche minacce. Un esempio
fra tanti; la Grecia è in subbuglio con scontri nelle strade e con
la gente comune ormai strangolata dagli ultimatum dell'unione europea
rinchiusa nel panzer tedesco. Il paese ellenico non riesce più ad
andare avanti stretto com'è dalle tasse e dai tagli sociali imposti
dalla troika al fine di far pagare i debiti alla onnipresente
Germania; di fatto sta alla fame con l'economia completamente
distrutta. Eppure ci sono stati europei che minacciano di escluderlo
dal trattato di Schengen se non si tiene entro i suoi confini la
marea di profughi che il tanto coccolato Erdogan gli sta scaricando.
Già; il leader della Turchia, colui che ha favorito la forte
islamizzazione del paese e che guarda all'Europa solo ed
esclusivamente in termini di sfruttamento economico e religioso. E la
graziosa cancelliera Merkel cosa fa per risolvere il problema
profughi? Fa concedere dall'unione europea alla Turchia un aiuto
economico di tre miliardi di euro per non far scappare troppi
disperati ed alla Grecia un bel calcio in faccia con la velata
minaccia di espulsione da Schengen. Insomma, dopo la tragedia
finanziaria ed economica adesso si vuole portare la Grecia ad una
catastrofe demografica ed umanitaria? Ma che diavolo di strategia è
mai questa? Aiutare i turchi che giocano al rialzo chiedendo nuovi
fondi e minacciando di aprire le porte per far entrare nuovi
disperati in Europa e, nel contempo, soffocare i greci. I creditori
della Grecia, cioè principalmente le banche tedesche, dissanguano il
paese e poi Berlino e suoi vicini di casa pretendono dal popolo
ellenico, ormai sfinito, di tenersi entro i confini centinaia di
migliaia di profughi dando loro da mangiare e un tetto. Che strana
unione europea, si colpisce la Grecia e si accarezza amorevolmente la
Turchia. Quanta spregevole ipocrisia.
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